Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il terremoto arriva a Sant'Elia

Fonte: L'Unione Sarda
7 aprile 2008

le conseguenze
Il terremoto provocato dall'iscrizione nel registro degli indagati di Zoccheddu e Manis è una brusca frenata anche per la nuova Sant'Elia: proprio ieri era stato presentato il «Concept Master Plan» per il rinnovamento totale di un quartiere a detta della Regione «da troppo tempo trascurato» e che tuttavia si sviluppa su un'area vasta 73 ettari di particolare pregio ambientale. Ma la notizia dell'inchiesta ha spinto il sindaco Floris a bloccare un accordo che prevede un'investimento iniziale di circa 30 milioni di euro. L'iniziativa era stata illustrata dall'Office for Metropolitan Architecture (uno studio internazionale che si occupa di architettura, urbanistica e ricerca culturale contemporanea) proprio al primo cittadino, al governatore Soru e al presidente dell'azienda regionale per l'edilizia abitativa Francesco Licheri (proprietaria degli alloggi di edilizia sociale del quartiere). «Vogliamo ristrutturare un complesso di edilizia sociale degradato e che risale agli anni '70», aveva spiegato Licheri: «Gli interventi preserveranno la qualità degli attuali edifici e ne miglioreranno il potenziale. I nuovi alloggi, più funzionali, manterranno il loro carattere di edilizia sociale, mentre gli spazi collettivi saranno trasformati in esercizi commerciali e in aree pubbliche». Il progetto prevedeva anche di ricollegare il quartiere con il suo porto, inutilizzato, accelerando la rinascita del lungomare. Qui sarebbe potuto nascere anche il nuovo stadio, servito da strade e una linea tramviaria per migliorare i collegamenti col centro. «L'ambizione - aveva spiegato Floris Alkemade, responsabile del progetto - è anche valorizzare il contesto naturale circostante». Tutte ipotesi al momento ferme al palo.