1 0 Nodi x 10 Gruppi. È zeppo di appuntamenti, il programma del “Festival d'autunno a Cagliari”. Ed è già cominciato, col Live Set di Sara Giglio alla Sala Fucina di Pirri, da ieri intitolata alla memoria di Cristiano Bandini. Sino a metà dicembre sarà un susseguirsi di proposte dislocate tra il Teatro Massimo, il May Mask, la Biblioteca metropolitana Emilio Lussu di Monte Claro, la darsena, la Libreria Tuttestorie, la Vetreria, lo Spazio Search, Is Mirrionis, Exma. Uno o più spettacoli al giorno (quasi) e danza, musica, performance, installazioni per una rassegna fondata su una parola: accoglienza. Capitanate da Sardegna Teatro - quest'anno riconfermato dal Ministero come TRIC, acronimo di Teatro di rilevante interesse culturale - le associazioni e le compagnie che da tempo perseguono un «progetto di comunità». In campo, le esperte forze di “Tuttestorie”, “Spaziodanza”, “Spaziomusica”, “Cada Die Teatro”, “Ticonzero”, “Is Mascareddas”, “Liberos”, “Carovana S.M.I.”, “Compagnia Cajka”, “Sardex”.
La Fondazione Sardegna ha promosso “Désert”, site specific performance itinerante di Leonardo Delogu che prevede un itinerario che parte da Via De Magistris e non si sa dove si concluderà. Come ogni approdo. Chiaro il riferimento al flusso migratorio e alle reazioni che suscita. In questo caso fratellanza, non paura né rifiuto.
Il direttore Massimo Mancini spiega le ragioni di questa bella alleanza con il desiderio di valorizzare ogni singolo talento e mette in luce il grande valore del lavorare assieme. Bachisio Scalas, appena nominato presidente di Sardegna Teatro, si dice felice di assumere un onere gravoso e appassionante e di avere imparato molto da Maria Grazia Sughi, che l'ha preceduto nella carica. Rete, rete, rete, ripetono gli organizzatori. Per liberarsi dal pregiudizio degli artisti disuniti, rivali e invidiosi. Tra gli intenti dichiarati, anche quello di coinvolgere spettatori settoriali, di portare gli amanti della parola ad ascoltare musica, gli esperti di danza a seguire le marionette. Per gli inafferrabili under trenta, alla Ex Manifattura Tabacchi si apre dal 7 ottobre al 15 dicembre “La città che viaggia. Festa delle creatività giovanili”.
10 Nodi comincia nel momento in cui finisce “Cagliari Paesaggio”, cartellone, voluto dall'Assessorato alla Cultura, che ha ospitato le più diverse voci e espressioni. I titoli, circa ottanta, indicati sulla stringata brochure potrebbero da soli riassumere lo spirito libero del festival, e un poco lo raccontano. “Psicosi 03Sidian”, “L'uomo che trema”, “Liberazione concerti”, “Spazio, io voglio tanto spazio”, “Blu”, “La mucca volante”, “Il circo delle nuvole”, “Le tour du monde”, “Babylon” …A leggere con maggiore attenzione tra le righe, si trovano i nomi degli scrittori Fabio Stassi, Cristina Caboni, Michela Murgia, le lezioni di storia di Emilio Gentile e di Alberto Meloni, il Tango glaciale di Mario Martone, la mostra di Cristina Maccioni: scienza, sperimentazioni sonore, economia, poesia, workshop, incontri, letture. Riflessioni, come nella domanda formulata dal collettivo Rimini Protokoll: Come vogliamo che siano le stanze che abbandoniamo?
A proposito, nonostante la “No comfort zone” ideata da Sara Marasso e Stefano Risso, gli interni del Teatro Massimo si presenteranno al pubblico parecchio rinnovati. Tinte accese alle pareti, un sipario di carta all'entrata, un soffitto stellato di lumicini sulla platea. E il foyer si chiamerà fuaiè, zona ricreativa affidata alle cure del Bar Florio.
Alessandra Menesini