Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Giorgino, tre giorni di festa «Ma i soldi non bastano più»

Fonte: L'Unione Sarda
3 settembre 2018

Si è conclusa a tarda notte la 33° edizione della Sagra del pesce

Giorgino, tre giorni di festa«Ma i soldi non bastano più» 

Festa doveva essere e festa è stata. La 33ª edizione della sagra del pesce del Villaggio Pescatori è stata un successo. Migliaia di buongustai cagliaritani e turisti hanno apprezzato le pietanze tipiche preparate dagli abitanti di Giorgino, ancora più gustose perché offerte gratuitamente dai volontari del comitato di “Quartiere Villaggio Pescatori”. Tre giorni (quest'anno è stata riconfermata la formula del venerdì) dedicati al cibo, alla cultura e alla tradizione del borgo cagliaritano.
L'ARMA VINCENTE Anche per questa edizione l'arma vincente della manifestazione è stata il menu preparato dagli abitanti del Villaggio pescatori, nella cucina di quello che un tempo era l'asilo e nelle gigantesche graticole in piazza. I visitatori hanno gustato pennette alle cozze e totani, fritto misto (calamari e totani, gamberetti, occhioncelli e altro), insalata di mare (totani, polpa di granchio, cozze e seppie), burrida (gattuccio di mare), muggini e sardine arrostiti alla brace e “pisci a collettu” (fave bollite e cotenna di maiale), tutto accompagnato da vermentino ghiacciato. Pietanze preparate e servite dai 100 volontari del comitato. Alle 20 Carlo Floris alza il braccio dando il via alla seconda giornata della festa. Poi, come digestivo, la musica e i balli di intrattenimento.
L'ALTRA FESTA All'ingresso del borgo, in una casa all'angolo con “Ruga Joyce Lussu Partigiana”, lontano dalla musica latino-americana e dal rumore della sagra, si celebra un'altra festa. Nella casa museo (del mare e della marineria) di Antonio Adamo, commerciante al mercato ittico e figlio dello storico comandante dei piloti del porto, si riuniscono gli amici di sempre per una cena davvero speciale: 37 chili di aragoste, 10 di crudo, anguille, ostriche, scampi e ogni altro ben di Dio pescato nel Golfo degli Angeli. «La festa è fondamentale per far conoscere il Villaggio dei Pescatori. Questa è la vera festa cagliaritana del pesce. Facciamo tutto gratis, per beneficenza».
L'isolamento si fa sentire soprattutto d'inverno. «Qui mancano i servizi essenziali, ma capiamo che sarebbe una spesa elevata garantirli». Sarebbe necessaria una programmazione che preveda la disponibilità di uffici mobili comunali (con camper) in giorni determinati per alleviare i disagi degli abitanti, per lo più anziani. L'altro lato della medaglia è la pace e la tranquillità. «Qui ci conosciamo tutti. Lì abita mia zia, dietro mio fratello, dall'altro mio cugino», dice Adamo dal balcone dell'abitazione riconoscibile per gli gnomi sistemati al posto della ringhiera e per una vela gigantesca utilizzata per riparare dal sole.
L'APPELLO A Carlo Floris, lo storico presidente del comitato, non sembrano pesare gli 80 anni compiuti sabato. Non c'è tempo per pensare al passato: non può perdere di vista il suo esercito . «Quest'anno abbiamo ripetuto l'esperimento culturale del venerdì. Per noi è importante far conoscere la storia di un borgo bellissimo dove oggi vivono 70 persone divise in 33 famiglie». Nel borgo dove il tempo sembra essersi fermato si conoscono tutti. «Lasciamo le porte aperte e la chiave nella serratura: non è mai sparito niente», afferma Floris. «Vogliamo che i cagliaritani riscoprano il Villaggio dei pescatori». A Floris pesano più le incombenze burocratiche che l'età. «Purtroppo le nuove norme sulla sicurezza hanno fatto lievitare le spese. È sempre più difficile organizzare la Sagra del pesce, abbiamo bisogno di un aiuto più consistente da parte delle istituzioni per organizzare una sagra che ogni anno riesce grazie al lavoro dei volontari e alle donazioni di alcuni sponsor. Vogliamo tenere fede a quello che ci siamo imposti: non far pagare la consumazione. Alla sagra si mangia e si beve gratis, ma le offerte sono davvero gradite». Il cartellone esposto all'inizio delle file lo ricorda ai più distratti. «Cari cittadini: essendo aumentate notevolmente le spese siete invitati a fare un'offerta generosa».
Andrea Artizzu