Rassegna Stampa

Il Sardegna

Strano “piano casa” in via Podgora l'impresa regala le ristrutturazioni

Fonte: Il Sardegna
23 luglio 2009

Comune. La ditta al lavoro negli alloggi popolari per conto del Comune interviene anche in immobili di privati

La spiegazione: opere realizzate a spese nostre per quieto vivere E il cantiere è infinito

Enrico Fresu enrico.fresu@epolis.sm ¦

In via Podgora il piano casa è già realtà. Ristrutturazioni gratuite senza incentivi di Regione o governo, a costo zero per il privato proprietario dell'immobile, ma anche per il pubblico, in questo caso il Comune. A pagare ci pensa l'impresa che sta ristrutturando le case popolari su mandato del Municipio: disposta a rimetterci qualcosa pur di poter lavorare tranquilla in un quartiere “difficile”. L'anomala storia di generosità, con la sua curiosa motivazione, è nero su bianco nel verbale della seduta della commissione Lavori Pubblici del 25 giugno.
ATTORNO AL TAVOLO ci sono i consiglieri comunali componenti dell'organismo consiliare, una inquilina degli alloggi Erp, l'ingegner Sergio Castelli in sostituzione del dirigente dell'Edilizia pubblica e il direttore dei lavori, ingegner Roberto Chessa. Ordine del giorno: discussione sulle problematiche dei lavori di ristrutturazione del comparto Erp di via Podgora. Si deve parlare quindi dei ritardi sulla tabella di marcia dei lavori, che dovevano essere conclusi da anni. L'esiguo numero di operai al lavoro, riscontrato durante sopralluoghi della commissione, non basta a spiegare il ritardo biblico e la cattiva fattura di certe opere. Così ecco l'audizione. Il presidente Alessio Mereu (Riformatori) chiede all'inquilina presente quali siano i maggiori problemi riscontrati: «Il più importante è quello delle infiltrazioni delle acque meteoriche », risponde la donna, «l'altro è quello della durata dei lavori, protratti per troppo tempo con tutto quello che ne consegue ». Chessa interviene: «Ha mai segnalato il problema al Comune ». Risposta: «Non ho mai scritto, ma ho più volte fatto presente la situazione all'assessore Tocco (Edoardo, che è consigliere comunale di Forza Italia) in occasione delle sue visite col capocantiere». Chessa a quel punto dice che tanti dei problemi segnalati, causati anche dalle abbondanti piogge, sono stati risolti. La signora esce, dopo aver detto che non è a conoscenza di interventi effettuati, oltre che nelle case comunali, anche in quelle di privati cittadini che non ne avrebbero diritto. E in commissione si apre la chiacchierata con il direttore dei lavori. E qui salta fuori l'anomalia: Chessa risponde a una domanda già posta dal consigliere Claudio Cugusi (Pd) all'inquilina: «In merito ai lavori fatti all'interno di qualche appartamento», dice, «ho già chiarito con il titolare dell'impresa che si tratta di ripristini fatti a cura e spese dell'impresa per una valutazione personale di pacifica convivenza col quartiere». Cugusi chiede di che ripristini si è trattato. Chessa, a verbale: «Di lavori all'interno in alcune case non comprese in capitolato. Riguardavano perdite negli impianti dei bagni che danneggiavano le facciate, pertanto l'impresa ha ritenuto opportuno intervenire ». Quindi la ditta mette i suoi uomini al lavoro in altri immobili, a sue spese, senza che nessuno lo abbia chiesto, mentre le ristrutturazioni concordate col Comune non finiscono mai. Ecco il motivo: l'intervento aggiuntivo è stato fatto «sia per un discorso di convivenza con il quartiere», dice ancora l'ingegnere, «sia per evitare danni alle facciate appena ultimate, danni che sarebbero ricaduti sull'impresa stessa con dei ripristini forse più onerosi dei lavori all'interno».
«CI ASPETTIAMO», ha detto- Claudio Cugusi, «che il consigliere Edoardo Tocco ci dica la verità su questa situazione». Ossia sui motivi della sua presenza nel cantiere infinito e, se ne sa qualcosa, sulle opere fuori capitolato. Alessio Mereu interviene sui tempi di chiusura dei cantieri: «Siamo fuori tempo massimo: ci è stato assicurato che tutto sarà ultimato entro il 31 luglio. Manca una settimana e mi sembra che siamo molto lontani dalla fine». E i ritardi, forse, sono dovuti anche all'impiego della forza lavoro e dei soldi dell'impresa in lavori estranei all'accordo stipulato col Comune. Anche se, stando al verbale, tutto questo non pesa sulle casse comunali. ¦


Il dato

I fondi del 2008 ¦
¦ Gli ultimi fondi per i lavori sono del 2008. Vengono stanziati dalla giunta il 4 dicembre. L'intervento riguarda via Podgora, via Ardenne, via La Somme, via Laghi Masuri, via Carnia, via Bosco Cappuccio, piazza Verdun, e via Ortigara. Il costo complessivo el progetto è di 2 milioni 679 mila euro