Tanta gente anche nella seconda giornata della rassegna al Lazzaretto
Esperimento riuscito: la decima Sagra del Pesce di Sant'Elia si chiude con un successo di numeri e di gradimento. Né il maestrale né la partita del Cagliari hanno fermato la seconda giornata della manifestazione dedicata ai prodotti del Golfo degli Angeli. Anche ieri cagliaritani e turisti buongustai hanno affollato il piazzale del Lazzaretto dove circa 100 volontari hanno contribuito alla perfetta riuscita della manifestazione. In due giorni (è la prima volta) circa ventimila persone hanno gustato 5.000 chili di pesce (spigole, orate e muggini) e frittura mista (gamberetti, occhioni e calamari) e 700 chili di insalata di mare. Il tutto innaffiato da 1.000 litri di vino bianco e accompagnato da 1.200 chili di anguria. Per evitare polemiche e inutili attese come negli scorsi anni, gli organizzatori, coordinati da Andrea Loi, hanno sistemato 1.200 posti a sedere e due corridoi per le file.
IL BIS Ieri già dal primo pomeriggio i volontari erano all'opera per accendere i fuochi, preparare tavoli e friggitrici. A conquistare i primi posti in fila tre amiche (Andreina Deidda e le sorelle Franca e Chiara Atzori) che alle 17,15 hanno lasciato i mariti allo stadio tuffarsi negli odori e nei colori del Vecchio Borgo. Dietro la recinzione arrostitori e addetti alla friggitrice non hanno un attimo di tregua. Ma quali sono i segreti per cuocere a dovere i pesci con il carbone? «Accendiamo il fuoco con il cannello almeno un'ora prima della cottura», spiegano Giorgio Ollano e Giuseppe Mancosu. «Prima di sistemare i pesci è necessario spargerli di sale per evitare che si attacchino alla graticola. La testa va sempre rivolta verso il centro del braciere, dove la temperatura è più alta. Vanno girati spesso affinché la cottura sia uniforme». I tempi? «Dipendono dalle dimensioni ma mediamente dieci minuti sono più che sufficienti». Come si riconosce quando sono pronti? «L'esperienza è determinante - aggiungono Mancosu e Ollano - il pesce cotto si riconosce dall'occhio e dalle spaccature lungo la “schiena”».
Alle friggitrici comanda Ivan Mancosu. «Utilizziamo un olio particolare che va portato ad alta temperatura: 170 gradi. Poi immergiamo gli occhioni e i calamari insemolati. Dopo circa 3 minuti sono pronti: una bontà».
IL SUCCESSO Andrea Loi è soddisfatto. «È stata una faticaccia ma grazie all'impegno dei volontari, che è bene ricordare non percepiscono un centesimo, la manifestazione è perfettamente riuscita. Già sabato avevamo finito alcuni pesci. Per fortuna lavoro al mercato ittico e sono riuscito a trovare muggini e orate per la seconda giornata». I timori non sono mancati. «È la prima volta che la festa si sviluppa in due giorni. Abbiamo risolto i problemi degli scorsi anni: l'attesa per mangiare non è mai stata più lunga di mezz'ora». La manifestazione nel Vecchio Borgo è filata liscia grazie anche alla preziosa collaborazione della Polizia municipale, dei Carabinieri, dei soccorritori in ambulanza, degli addetti antincendio e dei City Angel's che hanno regolato il flusso dei visitatori.
LA FESTA DI GIORGINO Per i buongustai la festa non è finita. A Giorgino da venerdì 31 agosto a domenica 2 settembre è in programma la 33ª edizione della Sagra del pesce. La manifestazione è organizzata dall'associazione di volontariato “Comitato di Quartiere Villaggio Pescatori” con il patrocinio del Comune e in collaborazione con la Casa di Suoni e Racconti. Si inizia venerdì, dalle 20 musica, balli, divertimento e il menù di mare preparato dai volontari del villaggio. Sabato alle 17,30 la messa celebrata da don Giorgio Vacca nella parrocchia di Nostra Signora di Fatima; alle 20 la sagra entra nel vivo con il via alle degustazioni; dalle 20 animazione e musica. Domenica alle 17,30 la messa alla parrocchia di Nostra Signora di Fatima; alle 20 le degustazioni delle pietanze tipiche; dalle 20 alle 24 animazione e musica per chiudere l'edizione di quest'anno.
Andrea Artizzu