Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Restituite il Caffè degli spiriti»

Fonte: L'Unione Sarda
13 agosto 2018

Giallo sui tempi di gestione dopo il bando del Comune che vuole riaffidare la struttura

 

Il tribunale riconsegna il locale sul Bastione ad Alessio Raggio 

 

 

 

Un'ordinanza scaccia l'altra e rimescola le carte nella disputa per il Caffè degli spiriti, il locale di proprietà comunale che si affaccia sulla terrazza del Bastione Saint Remy, il quartiere di Castello alle spalle e tutta la città davanti. Il Tribunale civile ha ordinato alla “Dunnage” di Alessandro Alfonso di restituire le chiavi alla “Free Times” di Alessio Raggio revocando il provvedimento che nell'ottobre scorso aveva detto esattamente il contrario.
I RIVALI «È finita una vicenda lunghissima e non posso che esserne felice, questo dimostra che credere nella giustizia paga sempre. Ora aspetteremo che trascorra Ferragosto per capire come muoverci. Ma in questo momento non posso che dirmi soddisfatto perché sono state accolte tutte le nostre richieste grazie al grande lavoro dei miei avvocati. In futuro saremo noi a gestire il locale, non ci saranno altre società», esulta Raggio. Lettura diversa per Alfonso: «Ora che il Comune ha bandito una nuova gara per l'affidamento della struttura, anche la querelle sul contratto stipulato con Raggio perde importanza. Comunque aspetto che il Tribunale si pronunci nel merito». La sentenza sulla causa civile infatti ancora non c'è stata. Al collegio giudicante sono servite 75 pagine per riassumere la vicenda iniziata a marzo del 2015, quando le infiltrazioni idriche misero in pericolo la sicurezza della passeggiata coperta e minarono per sempre il rapporto tra le due società: la Free Times - alla quale il Comune nel 1991 diede in affitto la struttura che ospita il “Caffè” per un periodo di 25 anni - e la Dunnage di Alfonso, che alla fine del 2012 aveva sottoscritto un contratto di gestione triennale.
L'INIZIO Le infiltrazioni, dunque. La comunicazione della dirigente comunale non lasciò spazio a interpretazioni: causa lavori urgenti era necessario sgomberare i locali con una certa celerità. La Free Times girò l'informazione ad Alfonso e il Caffè degli spiriti venne chiuso (120 giorni, la previsione) per rifare la pavimentazione della terrazza e garantire una migliore impermeabilizzazione. Intanto, per il contratto di locazione tra Raggio e Alfonso si era ipotizzò una proroga al 2021. Il nocciolo della questione, però, sta tutto in quel che è accaduto dopo: mentre la grande piazza che domina la città veniva trasformata in un cantiere, il carteggio tra Alfonso e Raggio, uno scambio vorticoso di mail e sms, diventava seme di una causa giudiziaria che finora ha impegnato due collegi di giudici ai quali è stato chiesto di stabilire se il contratto tra i contendenti debba considerarsi valido o no. Col registratore di cassa chiuso in cantina a causa dei lavori, infatti, Alfonso aveva proposto di risolvere il rapporto in anticipo; Raggio si era detto disponibile e lo aveva sostituito nella gestione con “Le Mura”, società di cui possedeva alcune quote.
LA FESTA E proprio Le Mura nel 2017, a interventi finiti, pensò di rilanciare il bar e la sua terrazza bianca e panoramica con una grande festa di primavera. La pagina Facebook ufficiale del Caffè degli spiriti venne superata da un'altra creata apposta per l'occasione. Fu allora che Alfonso rivendicò il diritto a gestire il locale chiedendo a Le Mura di farsi da parte e tirando in ballo il Tribunale affinché gli riconoscesse il ruolo di padrone di casa, perché in realtà - a suo dire - la mail nella quale sosteneva di voler restituire le chiavi era solo un bluff da esibire come prova in una causa risarcitoria nei confronti del Comune (che con i lavori al Bastione avrebbe rovinato i suoi affari). Sette mesi dopo il primo collegio gli diede ragione con un'ordinanza, ma nel volgere di due stagioni tutto è stato stravolto. Nel provvedimento di mercoledì scorso c'è un'altra verità: «L'affituaria intendeva liberarsi subito di un rapporto che generava soltanto costi e la stava portando al tracollo finanziario». Come se non bastasse, carte alla mano, considerato «pacifico che Dunnage avesse maturato debiti nei confronti di Free Times» per i giudici il contratto può considerarsi risolto in virtù di una clausola inserita nella proroga.
Da qui la decisione che ordina a Alfonso di restituire le chiavi a Raggio cui si aggiunge l'elenco dei conti da pagare: bollette di Abbanoa, tassa sui rifiuti e residui di canoni d'affitto. Proprio i debiti dei confronti della Free Times sono risultati determinanti. Se anche fossero rimasti dei dubbi sul fatto che il contratto tra Raggio e Alfonso non era più in vigore, a farne carta straccia sarebbe stata proprio la clausola inserita nella proroga con la quale si vincolava il legame tra i due al pagamento di tutti i conti da parte della Dunnage. Tirando le somme, tra fatture e residui di canoni non saldati resta un conto di 16 mila euro al quale si aggiungono le spese legali che il collegio ha addebitato ad Alessandro Alfonso.
IL BANDO Nell'attesa che il provvedimento venga reso efficace («Non abbiamo ancora contattato l'ufficiale giudiziario», spiega Alessio Raggio») il presente del Caffè degli spiriti sembra già passato. Il Comune ha bandito una gara con la quale intende affidarlo in concessione per sei anni, con la possibilità di un rinnovo per altri tre. «Si tratta di un bando che stiamo già impugnando», assicura Alessio Raggio che, appena rientrato in possesso del locale, rischia di perderlo. Stavolta per sempre. La questione è legata ai tempi morti che dovrebbero essere recuperati. La scadenza naturale della concessione delle mura alla Free Times era infatti fissata al 2016, ma a causa di lungaggini e sospensioni il termine sarebbe dovuto essere posticipato. «Non so se parteciperemo al bando, anche perché non viene dato in affitto ma in concessione con la premessa che il Comune può risolvere il contratto in qualunque momento», aggiunge Alessandro Alfonso.
Mariella Careddu