Terminati gli interventi in via Portoscalas e sulle scalette, ora si pensa alle fioriere
A sei anni dalla prima sperimentazione, con la chiusura alle auto del corso Vittorio Emanuele II da piazza Yenne a via Sassari, i lavori per rendere pedonale la strada fino a via Caprera e all'arco di via Palabanda «sono praticamente finiti». L'annuncio dell'assessora comunale Luisa Anna Marras chiude un periodo di scavi necessariamente lungo per cambiare del tutto i sottoservizi e sistemare la nuova pavimentazione: «Sono pronte anche le scalette su via Portoscalas, deliziose, e la parte finale della stessa strada», il commento della responsabile della Mobilità nella Giunta del sindaco Massimo Zedda. A questo punto restano da completare solo le opere dove nel 2015 durante la riqualificazione dell'area è stata scoperta la Domus romana di fronte alla sede dell'Ersu. Si tratta di un ambiente di circa 20 metri per sei con tre stanze, in una delle quali è stato recuperato un affresco. Sono serviti quasi tre anni per tirare fuori tutti i reperti, catalogarli e trovare una soluzione che andasse bene a Soprintendenza e Comune. Ora si pensa di realizzare un solaio che sosterrà la copertura pedonale e proteggerà l'area.
Per il resto, il nuovo Corso è sostanzialmente pronto: manca solo qualche ritocco. «Dall'autunno cominceremo a intervenire sulle rifiniture della strade sistemate nell'ultimo periodo», sottolinea Marras. Cioè via Garibaldi, via Manno, lo stesso Corso Vittorio e così via. È in programma la sistemazione di «nove fioriere e nuovi arredi urbani», quindi ci sarà più verde e magari aumenterà anche la sicurezza, tenuto conto che le fioriere potrebbero servire come argine all'ipotetico passaggio di veicoli lanciati contro la folla. «Valuteremo quali arredi sistemare assieme ai residenti, alla Asl, alle forze dell'ordine e ai titolari delle attività produttive. Quelle attuali sono provvisorie». Saranno sistemati inoltre «nuovi cestini». Per completare tutti gli interventi è prevista una spesa di circa 270 mila euro. (an. m.)