Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sos del Comune: «Stop agli sfratti»

Fonte: L'Unione Sarda
22 luglio 2009

Emergenza sgomberi. Lettera del sindaco Emilio Floris al presidente della Regione: «Serve un incontro urgente» 

Il parroco di Sant'Elia: una situazione destabilizzante

Dure critiche agli sgomberi decisi da Area anche dai Riformatori Sardi: «Serviva un intervento concordato con l'amministrazione comunale».
«Un'emergenza sociale che non può essere gestita da Area. Chiediamo un incontro urgente con la Regione per trovare soluzioni concordate». Il sindaco Emilio Floris ieri ha inviato una lettera al presidente della Regione, Ugo Cappellacci. Quattordici righe nelle quali emerge la preoccupazione per la «difficile situazione socio economica del quartiere di Sant'Elia». Allarmato anche il parroco del rione, don Marco Lai: «La legalità deve essere garantita, ma nei tempi giusti. Non si possono sbattere in strada cittadini che vivono, anche se abusivamente, da cinque anni in una casa. Dove andranno a finire queste cento famiglie? Non vorrei assistere all'allestimento di un campo profughi».
LA LETTERA Dopo il primo sgombero effettuato lunedì all'alba, a Sant'Elia cresce la tensione. E anche a Is Mirrionis e San Michele le famiglie che hanno ricevuto la comunicazione di sfratto sono barricate in casa. Una “bomba” sociale che rischia di esplodere da un momento all'altro. Per questo il primo cittadino chiede tempo: «Si deve avviare un discorso di leale collaborazione per condividere tempi, modalità e priorità. La soluzione del problema non può comportare solo la lotta all'abusivismo o il recupero delle morosità senza decidere, contemporaneamente, gli aiuti alle famiglie per recuperare l'autonomia necessaria o trovare un'altra sistemazione».
LE TRE COMUNICAZIONI Il Comune dunque prende le distanze dagli sgomberi decisi da Area. Lo aveva fatto con largo anticipo. In tre distinte comunicazioni (datate 10, 17 e 20 luglio) il dirigente del servizio Politiche sociali, Ada Lai, aveva risposto alle richieste di sgombero decise da Area: «Gli sfratti devono essere rimandati perché riguardano famiglie conosciute dai servizi sociali. Hanno gravi problematiche e serve tempo per cercare delle soluzioni alternative. Inoltre non è stato concordato niente». La dirigente e l'assessore Anselmo Piras avevano categoricamente detto di no ad alternative «improvvisate e contrarie alla legge, come separare i figli dai genitori».
L'ALLARME «È giusto sfrattare chi occupa abusivamente una casa. Ma bisogna farlo subito. Non dopo cinque, a volte anche otto anni». Don Marco Lai sta raccogliendo le paure di tante famiglie di Sant'Elia che hanno ricevuto le lettere di sfratto: «Un ente come Area non può portare avanti un'azione che provoca destabilizzazione sociale. Davanti a duecento sfratti serve l'intervento della politica. Regione e Comune devono dialogare. È un momento di difficoltà per tutto il Paese: non si può agire, come ha fatto Area, senza pensare alle conseguenze. Perché si sono decisi gli sgomberi adesso? Perché in tutti questi anni si sono incassati gli affitti anche dagli abusivi? Non vorrei ci fosse qualcosa dietro».
CONSIGLIO REGIONALE Intanto il consigliere regionale del Pdl, Carlo Sanjust, presenterà un'interrogazione urgente al governatore: «Chiederò la sospensione temporanea degli sfratti, in attesa dell'approvazione di una legge che dovrà essere fatta dal Consiglio. Inoltre è giusto sapere se Area abbia agito in contrasto con la finanziaria 2009 che prevede una regolarizzazione per i morosi». Critiche anche dai Riformatori sardi: «La decisione di Area è stata presa con leggerezza, senza la preparazione che un provvedimento così delicato avrebbe richiesto», attacca il coordinatore regionale, Michele Cossa.
MATTEO VERCELLI

22/07/2009