Cagliari è tra le città risparmiate da decreto Milleproprorghe del Governo Conte approvato ieri. E i fondi per la riqualificazione di Sant’Avendrace sono salvi. Lo assicura l’assessora comunale all’Urbanistica Francesca Ghirra. L’allarme si era diffuso in mattinata.
“Il governo SalviMaio introduce il “regime del terrore” e usa la ghigliottina sugli Enti locali”, ha attaccato Federico Ibba, consigliere comunale dei Popolari per la Sardegna, “con il decreto milleproroghe esitato dal consiglio dei ministri il magico duo Salvini-Di Maio serve un’altra performance tipica dei parvenu della politica: il taglio dei fondi del bando per la riqualificazione delle periferie già stanziati con protocolli di intesa tra governi precedenti ed Enti locali. Anche la città di Cagliari rischia pertanto di perdere i 18 milioni statali più gli 8 di sgravi per i privati dei project financing. La politica del governo populista è quella di mettere contro tra di loro i comuni e portare la politica del terrore disattendendo tutti gli accordi firmati dai governi precedenti, alla faccia del diritto ed infischiandosene delle imprese edili e dei lavoratori che trarrebbero una boccata di ossigeno da quei fondi. Al nostro magico “duo salvimaio” ricordiamo, qualora si fossero dimenticati della storia, la fine che fecero i protagonisti del Regime del Terrore della rivoluzione francese”.
Ma nel pomeriggio arriva la smentita da parte dell’assessora Ghirra: “Cagliari non rientra tra i Comuni che risulterebbero definanziati dopo l’emendamento al Decreto Milleproroghe approvato ieri in Senato per la soppressione del cosiddetto “BandoPeriferie”, un intervento da 2,1 miliardi di euro destinati alla riqualificazione urbana e sociale di contesti marginali in 120 città italiane.
In sostanza”, aggiunge, “il Governo a guida Lega-5S cancella in un colpo solo centinaia di progetti fondamentali per la qualità delle nostre città, oltre a mesi di lavoro, con una decisione molto grave e in contrasto con ogni logica e principio di continuità amministrativa. Trovo assurdo che tanti Comuni siano ora messi in difficoltà da una decisione che, anziché andare incontro alle amministrazioni locali e favorire la valorizzazione delle periferie, punta a mettere gli enti locali in posizione reciproca di scontro. La speranza è che con il voto alla Camera si riesca a rimediare a questa scelta che espone i Comuni a danni gravi.
In questo quadro preoccupante, tuttavia, stamattina abbiamo avuto rassicurazioni da Roma: Cagliari, essendosi posizionata tra le prime 24 città finanziate, grazie alla grande qualità della proposta presentata con la fondamentale collaborazione delle Università di Cagliari e Sassari, non rientra tra i Comuni definanziati”.
“La città di Cagliari per il momento è salva da questa scellerata decisione del governo M5S-Lega contenuta nel Milleproroghe”, attacca Matteo Lecis Cocco Ortu, Pd, presidente della commissione comunale Urbanistica, “spero che i Parlamentari tutti mettano una pezza a questa brutta pagina politica che mira a mettere i comuni uni contro gli altri (in una guerra tra poveri rispetto alle rivendicazioni verso lo stato italiano) e potrebbe avere enormi conseguenze per centinaia di città italiane i cui progetti rischiano di saltare, lasciando le periferie al loro rassegnato immobilismo”.
I progetto complessivo vincitore – dal valore di circa 27 milioni (di cui 18 ottenuti dal Governo) – prevede un intervento integrato per la riqualificazione e la sicurezza di SantAvendrace, esposto a situazioni di marginalità economica e sociale, degrado e carenza di servizi.
Il quartiere ha rilevanza strategica perché costituisce una delle porte di accesso alla città ed è compreso tra due straordinari comparti paesaggistico-culturali: la laguna di SantaGilla a Ovest e la necropoli punica di Tuvixeddu a Est.
Obiettivo del progetto è migliorare la qualità della vita del quartiere, attualmente luogo di passaggio, mettendo al centro di tutte le azioni l’accessibilità intesa come diritto di muoversi in sicurezza e di usare i servizi: una rete di percorsi pedonali sicuri, corridoi verdi, piste ciclabili, trasporto pubblico locale, ristabilisce i rapporti con i luoghi a forte valenza naturale e culturale e con nuovi spazi e servizi di qualità per la residenza, lo sport e la socialità.
L’intervento intende agire in modo mirato su alcuni spazi degradati del quartiere, senza ulteriore consumo di suolo, in un processo che va a integrare i progetti di riqualificazione in corso e in divenire e gli interventi finanziati nei quartieri limitrofi, individuando come obiettivi operativi: – migliorare la qualità del decoro urbano; restituire al quartiere aree ed edifici pubblici da destinare ad housing sociale, servizi socioculturali, sportivi, educativi; accrescere la sicurezza territoriale e la capacità di resilienza urbana;
e ripensare la mobilità in chiave sostenibile a partire dai grandi assi di scorrimento.