In piazza Annunziata la pompa di benzina chiusa da molti mesi rovina la vita dei residenti
L'idea: se il Comune realizza un giardino, ce ne occupiamo noi
«Perché non realizzano una piazzetta? Poi, ce ne occuperemo noi». Invece, piazza Annunziata, proprio dove abita Maria Chiara Soi, ospita una pompa di benzina. O, per meglio dire, lo “scheletro” di una pompa di benzina dal momento che il distributore, chiuso alla fine dello scorso anno, è stato recintato. «Così», riprende Soi, «ora, ai margini parcheggiano in tanti, si creano doppie file, le auto restano bloccate. E, ogni tanto, nasce un litigio».
LA PROTESTA Ma i problemi non sono soltanto quelli. «Intanto», riprende, «siamo preoccupati dal fatto che viviamo vicini a una bomba: in che condizioni è il serbatoio che conteneva il carburante?». Senza dimenticare l'aspetto ecologico. «Durante la notte, c'è qualcuno che scavalca la recinzione, probabilmente per utilizzare il bagno all'interno del gabbiotto. E, se non bastasse, quello spazio ospita una colonia felina». Niente contro i gatti, «ma il cibo lasciato per loro attira anche blatte, gabbiani e topi».
L'IDEA Così la donna, insieme all'amica e vicina di casa Cristina Serra, si è messa a raccogliere le firme degli altri residenti per realizzare un sogno. «Quanto sarebbe bello se, al posto del distributore, nascesse una piazza». Progetto tutt'altro che campato per aria. «Il Comune ha fatto un ottimo lavoro nel Corso: questa piazza rappresenta proprio la parte finale di quella strada. Sarebbe la ciliegina sulla torta». Anche perché quello spazio collega idealmente la Mem con il teatro Massimo.
LA SITUAZIONE Ma il sogno è realizzabile? Per il momento, no. A dirlo sono le norme. «Il concessionario (nel caso specifico, la Tamoil)», spiegano dagli uffici comunali, «non ha più un gestore: ne sta cercando un altro e ha chiesto tempo sino al gennaio 2019». Impossibile impedirlo. «È una richiesta che può essere fatta a termini di legge». La pratica è ora negli uffici del Suap (Sportello unico per le Attività produttive).
I RESIDENTI Occorrerà attendere, dunque, qualche mese per conoscere il destino di piazza Annunziata. «Noi», riprende Soi, «continuiamo a raccogliere firme. Nonostante ci siano tante persone in ferie, siamo già una trentina».
IL COMUNE E si sono già fatte sentire. «Ho incontrato queste persone», interviene l'assessora al Decoro urbano Claudia Medda, «più di una volta. È un problema che, con la collega Marras, vogliamo affrontare e non solo per piazza Annunziata. L'intenzione è restituire ai cittadini altri luoghi riqualificati. Ed è importante che le persone ripensino insieme a noi i luoghi in cui vivono». E, magari, tra qualche mese si potrà immaginare una piazza Annunziata completamente rifatta.
Marcello Cocco