Rassegna Stampa

Il Sardegna

Sfratti, Floris a Cappellacci: «Sanatoria per gli abusivi»

Fonte: Il Sardegna
21 luglio 2009

Sgomberi. Blitz delle forze dell'ordine in un appartamento occupato a Sant'Elia

«Non abbiamo fondi per fronteggiare l'emergenza ». Ieri cacciate una donna e le sue figliolette

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Sanatoria per abusivi e morosi. Per fermare l'ondata di sgomberi in arrivo, il sindaco Emilio Floris si arma di penna e scrive ufficialmente al presidente della Regione Ugo Cappellacci. Alla ricerca di una mano d'aiuto nella lotta all'emergenza- casa e di un po' di solidarietà (e cioè alloggi) ai comuni dell'hinterland. L'assessore alle Politiche sociali Anselmo Piras chiede una sanatoria non solo per i morosi, ma anche per gli abusivi. «Pagano l'affitto da anni», spiega Piras, «dobbiamo tener conto dela loro stabilizzazione di fatto».
PROPRIO ieri è stata un'alba di tensione a Sant'Elia. Alle sei del mattino blitz delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa per uno sgombero in via Schiavazzi. Superfluo il vasto dispiegamento di forze. Difficilmente potevano mettere paura a qualcuno, una mamma esile come Roberta e i suoi tre figli, il più grande di 12 e le due gemelline di un anno e mezzo che ieri mattina strillavano spaventate. Da 4 anni Roberta occupava abusivamente un appartamento e le forze dell'ordine temevano una reazione dei vicini di casa, che non c'è stata. Qualche momento di tensione per le urla della giovane. Rimasta alla fine senza alloggio. Sarà ospitata coi bimbi, da alcuni parenti. Nell'androne i vicini, la consigliera comunale Pd Marisa Depau e Antonello Puddu dell'Uniat. «E dove sono gli assistenti sociali del Comune?», chiede Puddu, «almeno per il sostegno psicologico. Siamo contro le occupazioni abusive, ma il Comune aveva oltre 8 milioni di euro per costruire case per l'emergenza. Non gli ha mai spesi e questo è il risultato». Piras attacca duramente il pugno di ferro mostrato da Area «che ha il cda in scadenza ». In via Roma sapevano del blitz e il 10 luglio, parlando di Roberta scrivevano ad Area: «famiglia aggravata da problemi economici» e veniva chiesto il rinvio dello sgombero. Il Comune ammetteva inoltre di non poter presenziare alle operazioni, privo di «soluzione alternativa al sostegno» della famiglia. Ieri il Comune ha bussato di nuovo da Area. Viene richiesto un incontro e si ribadisce il no a «soluzioni improvvisate e contrarie a norme vigenti (separare i figli dai genitori) per sgomberi non concordati».