Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rogo nella scuola abbandonata

Fonte: L'Unione Sarda
31 luglio 2018

IS MIRRIONIS. Fiamme partite dai rifiuti nel giardino. Il Comune: «Dopo l'estate i lavori»

 

Paura in via Flumentepido, due auto distrutte dal fuoco 

 

 

Inferno di fuoco nel cuore di Is Mirrionis. Nel giardino della scuola abbandonata di via Flumentepido è divampato un incendio in piena notte. Partite dalle sterpaglie, le fiamme hanno aggredito un pino alto una ventina di metri e da lì hanno distrutto due auto parcheggiate in via Carlo Baudi di Vesme.
«Quel posto è uno scempio, pieno di macerie e rifiuti infiammabili: la situazione sarebbe potuta degenerare, nell'indifferenza di tutti», denunciano i residenti. A gennaio del 2017 il Comune aveva ultimato gli sgomberi delle famiglie che abitavano abusivamente nella scuola abbandonata. Quell'operazione avrebbe dovuto precedere i lavori di demolizione dell'immobile per la costruzione di 36 alloggi di edilizia popolare.
LAVORI DOPO L'ESTATE «I lavori previsti nella ex scuola partiranno dopo l'estate», annuncia il nuovo assessore ai Lavori pubblici Maurizio Chessa. Ha appena preso l'incarico e non sa ancora perché il cantiere per la demolizione di quell'edificio pericolante non sia ancora partito. «Nei momenti in cui stanno per iniziare i lavori si possono creare situazioni di questo tipo - conferma - cercheremo di far sgomberare tutto al più presto». Dopo l'allontanamento degli occupanti i lavori erano stati annunciati più di un anno fa, ma il tempo è passato e dentro quel recinto sono rimaste montagne di macerie lasciate dopo lo sgombero, cataste di elettrodomestici distrutti ma anche un'imponente quantità di bancali e pezzi di legno. Tutto rivestito da uno spesso tappeto di aghi di pino secchi caduti dagli alberi incolti: una polveriera.
L'addio degli abusivi ha lasciato campo libero al mondo dell'eroina. Lì dentro si compra e si può consumare droga a qualunque ora. Un viavai che riempie di rabbia chi abita lì intorno ed è costretto a convivere con scene che nell'immaginario collettivo dei cagliaritani erano relegate agli anni Ottanta. C'è una realtà parallela, fuori dal tempo, e nonostante la presenza di cronisti e vigili del fuoco anche ieri a metà mattina continuava regolare il flusso di tossicodipendenti all'interno delle ex scuole.
L'AVANZATA DELLE FIAMME Erano da poco passate le due del mattino quando dal cortile è partito l'incendio. Un piccolo rogo, che potrebbe essere stato causato anche da una sigaretta lanciata da un frequentatore, che in pochi attimi si è alimentato con sterpaglie e aghi di pino. Nell'aria c'era già l'odore di bruciato che da ore arrivava in città dal grande incendio di Sestu e i residenti non si sono accorti subito del fuoco sotto casa. Le fiamme hanno raggiunto un grande pino e si è creato un muro di fuoco che ha spaventato chi si è ritrovato le fiamme a pochi metri dalle finestre. Dal grande albero hanno cominciato a cadere rami e pigne infuocati sopra due auto parcheggiate in via Carlo Baudi di Vesme che sono andate completamente distrutte.
I primi ad arrivare sul posto sono stati i poliziotti. «Gli agenti delle Volanti, in modo professionale e tempestivo, si sono portati all'interno dell'edificio traendo in salvo alcune persone che stavano dormendo e non si erano accorte del fumo che stava invadendo l'edificio», racconta Gianluca De Simoni, sindacalista Silp-Cgil della polizia.
Subito dopo sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco, impegnate in una notte carica di interventi, e hanno domato le fiamme con non poche difficoltà. Tra montagne di rifiuti e sterpaglie hanno tenuto sotto controllo il cortile della scuola fino a ieri mattina. Senza creare problemi ai frequentatori della scuola abbandonata.
Marcello Zasso