Rassegna Stampa

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Nuova piazza Matteotti in arrivo, ma la sede dell’Arst non andrà giù: è vincolata

Fonte: web Castedduonline.it
31 luglio 2018

 


 


Di Ennio Neri  30 luglio 2018


 


Ecco i soldi per la nuova piazza Matteotti. Il primo cittadino Massimo Zedda ha il denaro in tasca. Soldi che gli permetteranno di portare la linea delle metroleggera dalla stazione ferroviaria fino a Marina Piccola e di risistemare una volta per tutta la piazza davanti alla stazione ferroviaria, da decenni in condizioni disastrose e pessimo biglietto da visita della città turistica. Ma sfuma l’ipotesi di demolire la sede dell’Arst e avvicinare la piazza al mare.

“E’ un edificio protetto dalla Soprintendenza”, spiega Chicco Porcu, presidente dell’Arst, “e non potrà essere demolito. Si tratta di un bene aziendale che noi stiamo risanando e risistemando. Per quanto ci riguarda, siamo a disposizione per trasferire la nostra sede nell’ambito del nuovo assetto di piazza Matteotti previsto dal centro intermodale che il sindaco di Cagliari intende mandare avanti. Non abbiamo nulla in contrario a dare la sede storica al Comune e a trasferirci. Ci serve solo un’alternativa gratuita e sempre in quella zona strategica. È chiaro tuttavia che la piazza non può rimanere in queste condizioni”.

L’ipotesi in campo è quella di una nuova sede dell’Arst in parte da costruire ex novo, in parte da sistemare in alcuni immobili, nell’area, attualmente poco sfruttata, delle Ferrovie in via San Paolo. L’Arst spera anche di riuscire a permutare con il Comune l’area di viale Monastir.

E i soldi per la riqualificazione della piazza davanti alla stazione ferroviaria potrebbero arrivare dalla nuova linea di metroleggera: i lavori partiranno tra la fine del 2018 e i primi mesi del 2019. “Abbiamo il denaro per la tratta fino al Poetto”, spiega Fabrizio Marcello, presidente della commissione Mobilità del comune di Cagliari, “e abbiamo le risorse per riqualificare anche gli arredi urbani delle zone interessate dal tracciato come piazza Matteotti. Al ministero potremmo chiedere poi i fondi per il centro intermodale che dovrà nascere proprio in quel punto: ci serviranno circa 10 milioni di euro”.