Cagliari. Consegnati i primi Passaporti Europei universitari a 12 rifugiati
Hanno un'età compresa tra i 20 e i 35 anni e arrivano dal Senegal, dalla Guinea, dalla Nigeria, dal Mali, dal Marocco, dal Pakistan, dall'Algeria, dal Camerun e dalla Costa d'Avorio.
Consegnati questa mattina dall'Università di Cagliari a 12 richiedenti asilo e rifugiati i primi passaporti europei che certificano il possesso di titoli di studio e accademici (european qualifications passport for refugees). Un progetto del Consiglio d'Europa.
Sono 12, hanno un'età compresa tra i 20 e i 35 anni, e sono arrivati in Italia dal Senegal, dalla Guinea, dalla Nigeria, dal Mali, dal Marocco, dal Pakistan, dall'Algeria, dal Camerun e dalla Costa d'Avorio. Questa mattina, durante una affollata cerimonia, hanno ricevuto dalle mani del Rettore dell'Università di Cagliari, Maria Del Zompo, il Passaporto europeo per le qualifiche dei rifugiati e dei richiedenti asilo. Si tratta di un documento, previsto da un progetto voluto dal Consiglio d'Europa e sostenuto dal Ministero dell'Istruzione, che certifica le qualifiche accademiche dei rifugiati che hanno conseguito un titolo finale di scuola secondaria o universitario nel loro Paese ma che non hanno con sé la documentazione per dimostrarlo, e che attesta anche le loro esperienze lavorative e le competenze linguistiche.
"Hanno voglia di studiare, crescere e diventare parte della nostra società. E noi siamo lieti di dar loro questa immensa opportunità - è il commento del Rettore dell'Ateneo cagliaritano - L'Università di Cagliari con questo progetto li affianca nel cammino dell'integrazione. Questi giovani hanno il coraggio di vivere la loro realtà studiando, avendo la cultura come strumento di crescita. La loro laurea avrà una ricaduta per sé e per questa terra, la Sardegna, che è sempre stata solidale. Siamo orgogliosi di essere un'università internazionale che vuole crescere con loro, siamo stati i primi ad aderire a questo progetto, insieme all'Università di Sassari, ed è un bel segnale per tutti, per una società che crede nell'inclusione e nella cultura come strumenti di crescita. Regione Sardegna, Comune e Università di Cagliari sono insieme per respingere l'odio e la rabbia".
I 12 giovani hanno superato positivamente nei giorni scorsi le approfondite verifiche curate dal Cimea (l'organismo che si occupa della procedura) e da una commissione internazionale composta dagli esperti valutatori dell'Università di Cagliari e di altri atenei italiani. In questo modo ai rifugiati che hanno richiesto il riconoscimento dei propri titoli e di poter continuare gli studi all'Università di Cagliari o in un altro Ateneo europeo viene riconosciuta la possibilità di farlo.
Alessandra Carucci, Prorettore all'internazionalizzazione, ha aggiunto: "È la prima applicazione italiana di questo progetto. L'obiettivo è fornire ai rifugiati e richiedenti asilo una valutazione internazionale delle loro qualifiche, e favorire così una maggiore e concreta opportunità per una maggiore integrazione nella nostra società. Si tratta di un'opportunità di crescita per noi e per loro".