Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Centrosinistra, prove di unità Campo progressista tende la mano: «Serve una coalizione»

Fonte: L'Unione Sarda
23 luglio 2018

Ma LeU avverte: «Noi siamo alternativi al Pd». Marcialis (Art.1-Mdp): «Collaboriamo» Centrosinistra, prove di unità Campo progressista tende la mano: «Serve una coalizione» 

Il centrosinistra può tornare unito. Dopo la batosta alle ultime elezioni politiche, la sensazione è che raggruppare le forze è meglio che avventurarsi in progetti solitari. Così, seppure con sfumature diverse, la maggior parte delle forze politiche garantisce l'impegno, tranne Rifondazione comunista che in rotta con il Pd sceglie una strada diversa.
IL CANTIERE La coalizione è il punto d'arrivo nelle ambizioni di tutti i partiti, ma è innegabile che ci sia molta diffidenza, soprattutto nei confronti del Partito democratico. Una cosa è certa: le regole devono essere scritte da tutti e non ci saranno cambiali in bianco per stringere l'alleanza. Dentro la coalizione dovranno convivere forze generate dalle scissioni degli ultimi anni, come il caso di Campo progressista con Art.1-Mdp. Stessa cosa per “Possibile” che dopo aver partecipato alla nascita di LeU per le elezioni politiche, ha abbandonato il progetto con l'etichetta di «fallimentare». Dunque, prima di riprendere la luna di miele con il Pd, i partiti della sinistra devono dimenticare scissioni e faide per andare avanti insieme.
NEL PROGETTO La storia di Campo progressista, dalla sua nascita fino a oggi, è stata altalenante, almeno nelle sue avventure nazionali. In Sardegna il partito vanta l'adesione del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, figura corteggiata dal centrosinistra per la candidatura alle regionali. Campo progressista, però, non è ancora riuscito a esordire ufficialmente in nessuna competizione elettorale, tanto che alle ultime politiche, uno dei fondatori, Luciano Uras, è stato candidato dal Pd nel collegio uninominale da indipendente. Gli esponenti di Cp sono tra i massimi sostenitori dei una coalizione di centrosinistra: «Vogliamo andare alle elezioni riunendo tutti i democratici e i progressisti, senza rinunciare all'area autonomista e indipendentista che si riconosce nei valori della sinistra», spiega Margherita Zurru, di Campo progressista. Su come sarà organizzata la coalizione e chi ne farà parte «è ancora complicato fare ipotesi perché il Partito democratico vive un momento difficile. Le prossime settimane saranno cruciali». Parallelamente a questo percorso, l'esponente di Cp pensa a «nuove energie e a un cambiamento generazionale».
L'IMPEGNO Una batosta alle regionali sarebbe un colpo fatale per il centrosinistra. La partita è importante e ogni mossa deve essere fatta pesando cause ed effetti. Il neo coordinatore regionale di Art.1-Mdp, Yuri Marcialis, punta sulla «collaborazione di tutte le forze per organizzare la coalizione». Il momento non è dei migliori e i partiti attraversano «una fase difficile in cui nessuno ha la guida del centrosinistra e quindi è compito di tutti fare uno sforzo per l'unità». Marcialis, però, ammette che «il centrosinistra classico non esiste più» e avverte che «non ci saranno automatismi nella scelta delle persone».
IN GUARDIA Sul versante di Sinistra italiana il muretto a secco è ancora molto alto. Lo dimostrano le parole del segretario regionale, Antonello Licheri, che di LeU evidenzia l'essere «forza alternativa al Pd». A Roma si lavora per dare una forma definitiva a Liberi e Uguali e «quando il partito sarà costituito saremo al tavolo senza subalternità», dice Licheri. Dunque una posizione più dura rispetto ai compagni di Art.1-Mdp, visto che «chiederemo un'inversione di tendenza rispetto al presente».
IN ROTTA Rifondazione comunista non ci sarà e non farà nemmeno un tentativo: «Il centrosinistra per noi non esiste. Con il Pd abbiamo chiuso e faremo parte di una sinistra davvero alternativa». Il segretario regionale, Pierluigi Mulliri, liquida la pratica in poche parole ricordando che la posizione «non è solo contro il Pd di Renzi, ma contro una forza politica che ha fatto scelte degne della destra economica». Dunque si guarda ancora più a sinistra sulla falsa riga del progetto di Potere al popolo che si è presentato alle politiche raccogliendo liste civiche, movimenti e associazioni.
IL FUTURO Il cantiere verrà costruito sui pilastri di discontinuità col passato, di un progetto per la Sardegna e del rinnovamento. Il cemento servirà per sotterrare le asce di guerra.
Matteo Sau