Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Calamosca, allerta alga tossica Il Comune sconsiglia la balneazione: «Può causare problemi»

Fonte: L'Unione Sarda
23 luglio 2018

Sconcerto e panico in spiaggia in attesa di nuove analisi sull'acqua da parte dell'Arpas Calamosca, allerta alga tossica Il Comune sconsiglia la balneazione: «Può causare problemi» 

La notizia della presenza dell'alga tossica a Calamosca arriva poco prima delle 18, quando la spiaggia è piena come sempre. Bastano pochi minuti per scatenare il panico. «Poco fa ho visto delle strisce in acqua. Erano rosse, sembrava sangue», dice una signora con tono concitato. Qualcuno chiama in ritirata i figli e se ne va in fretta e furia. Ma i più sembrano non preoccuparsi più di tanto dell'allarme dell'Arpas rilanciato un'ora prima dal Comune, che non ha comunque disposto il divieto di balneazione, consigliando semplicemente di scegliere altri arenili per fare il bagno.
L'ALLARME DELL'ARPAS «A seguito di alcuni controlli effettuati dall'Arpas nella acque di Calamosca è stata rilevata la presenza dell'alga Ostreopsis Ovata, una microalga tossica presente nel Mediterraneo, con una concentrazione superiore ai limiti previsti dalla normativa vigente», informa il Comune con una nota inviata poco prima della 17 di ieri. «L'Arpas effettuerà ulteriori controlli già programmati per lunedì 23 luglio. Nel frattempo si ricorda, in via precauzionale, che la presenza di questo tipo di alga può causare malessere transitorio nei bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti)», proseguono, invitando «i soggetti particolarmente esposti a questo tipo di patologie ad astenersi dal frequentare quel tratto di mare in attesa dei risultati dei prossimi controlli». Tempo quaranta minuti e la notizia si diffonde. Viaggia di ombrellone in ombrellone, dividendo i bagnanti.
LE REAZIONI «Ma sta scherzando? Non ne sapevo niente», sbotta Ilaria Cao. «Adesso me ne vado». Il tempo di ritirare asciugamano e ombrellone e lascia la spiaggia. Seguita a ruota anche da Claudia Carboni: «Lo scopro ora, di certo domani andrò da qualche altra parte». Rita Balestrino cade dalle nuvole: «Ma è una cosa seria? È preoccupante, anche perché ho tre bambini in acqua», dice cercandoli con lo sguardo. «Sino a quando non verranno fatti ulteriori controlli di certo non li porterò più», annuncia. Stessa decisione di Luciano Fadda: «Ho portato le mie nipotine, domani di sicuro non mi troverà qui», taglia corto.
IL BAGNINO «Non mi è stato comunicato niente, adesso proverò a sentire il direttore della Protezione civile e il mio responsabile per avere ulteriori dettagli», spiega. Ma intanto issa la bandiera rossa di pericolo generico e inizia ad avvisare i bagnanti, «in via precauzionale», sottolinea, «resto in attesa di maggiori informazione». Le reazioni sono diverse, c'è chi si lancia in disquisizioni sui fantomatici sintomi della microalga, e chi non si scompone neanche un po' e prosegue in tutta serenità la partita in corso di pinnacolo.
GLI SCETTICI Davanti al pericolo Ostreopsis Ovata, Luisella Cossu non fa una piega: «Guardi, vengo in questa spiaggia da cinquantacinque anni e ne ho sentito di tutti i colori», racconta. «Hanno parlato di un'invasione di topi, poi è stato il turno delle zecche e infine le nutrie. Ora questa storia dell'alga tossica», dice con tono ironico. Interviene anche Gianni Deiana: «Preoccupato? Neanche un po'», garantisce. «Anzi, sa cosa le dico? Domani mattina farò un'immersione e andrò a caccia di questa alga killer», anticipa. «Scriva anche che eventuali problemi di salute in questa spiaggia sono dovuti alle condizioni pessime in cui si trova». E poi c'è chi la prende con filosofia. «Sono appena uscito dall'acqua e per ora sto benissimo», assicura Michele Orrù. «Ora come ora credo non sia il caso di creare allarmarsi, almeno sino a quando non ci sarà un divieto di balneazione», commenta Eri Floris. La chiusura è di Andrea: «Se è destino è destino».
Sara Marci