Rassegna Stampa

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Rimpasto a Cagliari, l’ex assessore Secchi: “Il mio successore? Mi ha tolto l’amicizia su facebook”

Fonte: web Castedduonline.it
20 luglio 2018

Rimpasto a Cagliari, l’ex assessore Secchi: “Il mio successore? Mi ha tolto l’amicizia su facebook”

Rimosso dalla giunta Secchi punta l'indice contro gli Autonomisti per Lussu: "Son stato messo sotto scacco da mesi. La richiesta del mio avvicendamento è arrivata dagli ex sardisti che ieri un aula hanno speso parole di elogio. Ma non mi hanno mai sostenuto. Perché quell'assessorato lo volevano tutto per loro"
Di Ennio Neri  19 luglio 2018
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Un’amicizia su facebook stritolata dalle tensioni sul rimpasto in giunta. Si litiga così oggi. Anche nei palazzi del potere. L’ex assessore alle Politiche sociali Nando Secchi, appena rimosso da Zedda (“è venuta meno la fiducia”, ha dichiarato in aula il primo cittadino) svela le trame politiche dietro la propria defenestrazione e lancia qualche frecciata al suo successore Roberto Marras, neo assessore alle Politiche sociali. “Non mi ha cercato”, racconta Secchi, “la prima cosa che feci io quando fui nominato fu chiamare il mio predecessore Minerba per due parole su dinamiche e per cercare di trovare una linea comune. E così ora ci son rimasto male. Oltretutto eravamo amici su facebook, ma l’amicizia sul social me l’ha tolta. Gli auguro comunque buon lavoro, perché sarà molto dura”.

Zedda in aula ha detto che è venuta meno la fiducia nei suoi confronti. Cos’è successo?

Niente. La sfiducia non si è mai manifestata. Ci conosciamo bene da 7 anni mi. Credo sia solo una formula di rito. Ha cercato di salvaguardarmi fino a quando ha potuto. Ricordo però che siamo stati io e Gianni Chessa a spingere per l’ingresso del Pasd’Az nella coalizione di centrosinistra alle ultime comunali. Io stesso l’ho messo come vincolo per la mia candidatura.

C’è rimasto male?

No perché sto ricevendo da ieri tanti attestati di stima. Da tutte le associazioni, dal volontariato e dal terzo settore. L’unico rammarico è quello del lavoro che prevedeva determinati step e che ho dovuto interrompere.  La verità è che non ci può essere un assessore a tempo determinato, ci vuole molto tempo per entrare in sintonia con tutti. Ricordo che l’assessorato gestisce un fondo di  50 milioni, ha 100 dipendenti e tocca i nervi scoperti della cittadinanza e le persone fragili.

Il sindaco le ha chiesto di dimettersi?

Sì. Mi ha chiesto di dimettermi per i rapporti che son stati buoni. Evidentemente non si voleva far apparire il tutto come decisione calata dall’alto. Ma non esiste formula di mezzo. Oltretutto mi trovavo in una condizione politica svantaggiata perché avevo perso l’appoggio dei consiglieri in maggioranza, anche se altri assessori si trovano nella mia stessa condizione.

Perché non si è dimesso quando Zedda ha cacciato Chessa?

Non ho condiviso l’alleanza con la Lega, ma son rimasto nel partito e non sono stato espulso, anche se sono in minoranza. Per me era fondamentale continuare a lavorare per  i cittadini.

In che condizioni lascia l’assessorato alle Politiche sociali? Sono tanti i cagliaritani che si lamentano

Decine di bandi di azioni innovative portate avanti, giusto ieri è uscita la mia ultima intervista su Rai 3 per estate solidale a favore delle persone fragili e anziani. Cosa non son riuscito a fare?  Ho realizzato l’ufficio progettazione e programmazione dell’assessorato, ma nonostante le richieste di personale non son riuscito a dotarlo di figure amministrative in grado di chiudere i bandi, abbiamo la struttura che porta avanti ma tanti progetti si fermano per mancanza di personale. Ero in procinto di varare i processi per il Reis regionale e avevo già avviato interlocuzioni da gennaio con assessorato regionale e tavolo povertà per aiutare un numero maggiore di cagliaritani.

Che ne sarà degli ospiti del centro Giovanni Paolo II?

Abbiamo concluso il bando da poco. Ci sarà la partecipazione del terzo settore e di conseguenza ripartirà il progetto per l’accoglienza. Gli ospiti non potranno più stare in viale Sant’Ignazio. Il bando, molto innovativo, chiarisce che il vincitore possa accogliere gli ospiti in locali del comune o che possa fornire lui stesso dei locali.

Qualcuno in aula ha chiesto la sua testa?

Son stato messo sotto scacco da mesi. La richiesta del mio avvicendamento è arrivata dagli ex sardisti (il gruppo “Autonomisti per Lussu”, ndr) che ieri un aula hanno speso parole di elogio, ma io non ho mai avuto sostegno, perché quell’assessorato lo volevano tutto per loro.