SICUREZZA. In netto calo il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e del casco
Pioggia di multe della Municipale a chi guida col cellulare
Ogni giorno i vigili urbani multano almeno un automobilista che guida col telefonino in mano. «Dall'inizio dell'anno le infrazioni contestate sono state 242, ma ci sono anche molti altri casi in cui questo tipo di distrazioni alla guida provoca incidenti e non è possibile dimostrarlo», spiegano dal Comando della Municipale. Se prima il problema principale erano gli automobilisti distratti perché impegnati a parlare al telefonino, negli ultimi tempi la situazione è peggiorata.
SMARTPHONE «Se già non è possibile essere concentrati mentre si telefona, ora sempre più automobilisti sono impegnati con i programmi di messaggeria, spesso dietro tamponamenti, investimenti e mancato rispetto delle precedenze c'è questo tipo di azioni irresponsabili», confermano i vigili urbani. Spesso per strada si vedono automobilisti con lo smartphone davanti al volante, impegnati a dialogare attraverso WhastApp, controllare quanti like ha ricevuto un post su Facebook o le notifiche di Instagram. Questi comportamenti sono tra le cause di molti incidenti, ma non è facile dimostrarlo. «Bisogna sempre avere elementi di prova per poter essere sicuri che sia stata commessa un'infrazione - confermano da via Crespellani - i vigili arrivano e accertano quello che vedono o deducono dai rilievi, come può essere per una lunga frenata o uno stop superato, ma non possono facilmente accertare se la causa sia stata una distrazione al telefono».
L'ESEMPIO DI PORDENONE Nelle scorse settimane in Friuli è arrivato un giro di vite su questo fronte. Una direttiva della Procura di Pordenone autorizza le forze di polizia, in caso di incidenti gravi, a controllare telefoni e tablet presenti nelle auto coinvolte per verificare se c'erano attività in corso al momento dell'incidente. «È una misura drastica che potrebbe però dare uno strumento in più per risalire alle cause dei sinistri. Ma ci sono ancora tanti aspetti da chiarire, come la valutazione del momento preciso dell'impatto e il dimostrare che proprio in quell'istante l'autista stesse usando uno dei dispositivi».
CASCHI E CINTURE La tolleranza zero degli anni scorsi sembra aver dato i suoi risultati per l'utilizzo del casco e delle cinture di sicurezza. Le abitudini degli automobilisti cagliaritani sono cambiate e i numeri lo dimostrano. «I verbali per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza sono stati 195, numeri irrisori rispetto al passato - spiegano dal comando della Municipale - mentre si sono raggiunti grandi risultati per quanto riguarda i caschi: solo 4 le violazioni registrate». E, tra queste, solo in due casi è stato multato chi circolava su due ruote senza casco mentre negli altri due episodi si è trattato di caschi non omologati. «Uno di questi, oltre a non essere regolare aveva anche riprodotta una croce uncinata».
MALEDUCAZIONE STRADALE Dal primo gennaio i vigili hanno firmato 43732 verbali. Tra le distrazioni che vengono maggiormente sanzionate dalla Polizia municipale c'è il passaggio col semaforo rosso: sono state 3918 sanzioni dal primo gennaio. Tra queste sono 2056 quelle che risultano pagate e ce ne sono ancora 1862 da incassare. Cambi di corsia, mancate precedente e il non mantenere le distanze di sicurezza sono tra le infrazioni più rilevate dagli agenti della Municipale. «Ma i problemi principali arrivano sempre dalla sosta selvaggia, ci sono automobilisti che per risparmiare un euro lasciano l'auto in doppia fila o davanti a un passa carrabile e poi devono pagare le contravvenzioni».
Marcello Zasso