Tra pochi giorni scatta il nuovo servizio a Is Mirrionis, per il centro storico c'è ancora tempo
Immondizia in arrivo dai quartieri dove è iniziato il porta a porta
La graduale scomparsa dei cassonetti sta portando a un aumento dei rifiuti in quelli superstiti. Nelle zone in cui si avvicina l'addio all'indifferenziato scatta la corsa a svuotare sgabuzzini e disfarsi di ogni tipo di oggetto inutile conservato in casa. Nei cassonetti grigi e nei loro paraggi compaiono materassi, frigoriferi, borse, mobili, televisori e tanti altri oggetti che potrebbero essere smaltiti in modo regolare. E poi c'è Ma la frazione umida con cattivi odori dovuti dal caldo. «Spesso si tratta di cittadini non iscritti a ruolo Tari», spiega l'assessora al Decoro urbano Claudia Medda, «ma c'è anche la paranoia del porta a porta, nella prima settimana di avvio del servizio c'è il momento critico, poi la situazione si stabilizza. Sono problemi che avevamo messo nel conto perché accompagnano sempre l'avvio del porta a porta».
POLEMICA POLITICA La responsabilità non sarebbe solo dei caddozzi secondo Alessandro Sorgia. «Il ritiro dei rifiuti ingombranti sta creando non pochi problemi al decoro urbano della città - attacca il leader del gruppo misto - il numero verde risulta troppo spesso occupato e neanche tramite apposito servizio WhatsApp riescono a comunicare e tutto questo scoraggia il cittadino che lascia i rifiuti nei pressi dei cassonetti ancora presenti in città». Se la prende con gli incivili, invece, il suo collega di opposizione Pierluigi Mannino. «Non condivido la strada scelta dall'amministrazione per la raccolta dei rifiuti e l'ho sempre detto», commenta il segretario cittadino di Fratelli d'Italia, «ma certi comportamenti incivili sono dovuti alla mancanza di educazione e controllo sociale: chi vede un comportamento sbagliato da parte di un concittadino non deve voltarsi dall'altra parte ma farlo notare, che si tratti di feci dei cani o abbandono di rifiuti».
DEGRADO IN CENTRO Nei quartieri storici si vedono turisti storcere il naso davanti a cassonetti sepolti dai rifiuti e maleodoranti. Qui il peggio arriva da ristoratori e gestori di locali notturni. Le nottate di movida e folle di clienti sono seguite da mattine con quintali di rifiuti lasciati nei cassonetti riservati ai residenti. «Da anni le attività in regola hanno la raccolta porta a porta: ogni giorno c'è il ritiro di vetro-alluminio, carta e umido nei punti preposti», spiega Raimondo Carboni dal Caffè Savoia, «ma purtroppo ci sono tanti colleghi che, inspiegabilmente, conferiscono tutti i loro rifiuti nei cassonetti che dovrebbero essere riservati ai cittadini, creando uno spettacolo indecente per le vie del centro». Il simbolo di questi comportamenti è la fila di cassonetti di via Dettori, un punto di passaggio per i turisti a pochi passi dal Largo che a qualunqque ora mostra un colorato campionario di rifiuti. «Non ci sono scuse: i fruitori di servizi devono rispettare i regolamenti», commenta Emanuele Frongia di Confesercenti, «ma è anche vero che nelle aziende più grandi non è semplice per i titolari far rispettare le regole a tutti i dipendenti. È una questione culturale e di buone pratiche, ci sono colleghi scrupolosi e altri che se ne dimenticano: sarà solo una questione di tempo».
I CONTROLLI DEL COMUNE «Ci sono esercenti che lasciano vetro, plastica e carta nei cassonetti riservati ai cittadini, ma non è l'unico errore che commettono - precisa l'assessora Medda, spiegando l'origine dei cattivi odori dei cassonetti in centro - dai controlli emerge che molti non separano l'umido. Nell'indifferenziato c'è di tutto e quando trovi chili di gusci di cozze o 60 mezze arance spremute è difficile pensare che arrivino da una famiglia». La rivoluzione del porta a porta in centro arriverà entro la fine dell'anno mentre ad agosto metà dei cagliaritani avrà il porta a porta. Entro luglio spariranno i cassonetti da Is Mirrionis: nel quartiere più popoloso della città si annuncia una calda estate.
Marcello Zasso