Teatro Lirico. Cagliari, sul podio Gabriele Ferro, la regia è di Daniele Abbado
Sciopero: niente recite il 30 e il 4 giugno
“Tutto nel mondo è burla”, ci dice Falstaff alla fine della storia. Non poteva esserci titolo più azzeccato per segnare un evento maledettamente serio - uno sciopero sindacale - che suona tuttavia come una beffa. Venerdì 30 (se non accadrà nulla di nuovo) salterà la prima. E salterà, il 4 giugno, anche la recita del turno B. A meno che non si pensi di sostituire coro e orchestra con un pianoforte. Successe col Barbiere , qualche anno fa, e forse non è il caso di fare il bis. Le due giornate di protesta al Lirico di Cagliari sono state proclamate dai sindacati Libersind Conf. Sal e Snater, che raggruppano gran parte degli artisti di orchestra e coro. I motivi, gli stessi che il 9 avevano portato a un altro sciopero (del Libersind): il mancato pagamento degli straordinari della Leggenda della città invisibile di Kitez . Saranno dunque gli spettatori del turno D, domenica 1 giugno alle 17, ad ammirare per primi l'ultimo capolavoro verdiano nel nuovo allestimento del Lirico. Il Falstaff sarà regolarmente presentato questo pomeriggio alle 17 nel foyer di platea dal musicologo Daniele Spini, direttore artistico per la musica, la lirica e la danza del Teatro Nuovo Giovanni da Udine e docente di Storia della musica al Rossini di Pesaro. Le altre date: martedì 3 giugno alle 20.30 (turno F), venerdì 6 alle 20.30 (turno C), sabato 7 alle 19 (turno G), domenica 8 alle 17 (turno E). Sul podio Gabriele Ferro, regista Daniele Abbado, che ha ambientato la vicenda negli Anni Cinquanta. Andata in scena per la prima volta alla Scala, il 9 febbraio del 1893, la commedia lirica in tre atti si avvale del libretto di Arrigo Boito, ed è tratta dalle Allegre comari di Windsor di Shakespeare. Alcuni passi sono stati ricavati da Enrico IV , il dramma storico nel quale per la prima volta era apparsa la figura di Sir John Falstaff.
Tutto comincia con l'idea del corpulento messere di conquistare due belle dame, Alice Ford e Meg Page, con altrettante identiche lettere. Sdegnate e divertite, le signore progettano una burla. Un altro scherzo (di Mastro Ford e del Dottor Cajus) si inserisce nella vicenda, all'insaputa delle donne. Tra equivoci incrociati, sospetti e languori, Falstaff finisce nella cesta del bucato delle nostre comari, irriso da tutti. E tutti si coalizzano per giocargli l'ultima beffa: Quickly lo convince ad andare a un secondo appuntamento con Alice e Meg, a mezzanotte, nel parco, travestito da Cacciatore Nero. Ma l'incontro galante si trasforma in tregenda: mascherati da creature fantastiche, gli abitanti di Windsor circondano il seduttore, e una schiera di folletti lo costringe a confessare i suoi peccati. Tutto finisce in allegria (anche Ford, gabbato deve accettare le nozze della figlia con l'uomo che ama), e Falstaff ritrova l'antica baldanza. Michele Pertusi è Falstaff (Harry Peeters 3-7) Luca Salsi/Enrico Maria Marabelli (Ford), Celso Albelo/Daniele Zanfardino (Fenton), Gianluca Floris è Dottor Cajus, Myrtò Papatanasiu/Serena Farnocchia (Mrs Alice Ford), Katarzyna Dondalska/Rosanna Savoia (Nannetta), Elena Zilio (Mrs Quickly), Marina Comparato (Mrs Meg Page). Scene Graziano Gregori, costumi Carla Teti, luci Luigi Saccomandi. Maestro del coro Fulvio Fogliazza. (mpm)
27/05/2008