Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stop alle auto in tutta la città vecchia

Fonte: L'Unione Sarda
20 luglio 2009

L'amministrazione Floris sta preparando la delibera ma i commercianti protestano:«Esistono strade di serie A e di serie B»

Dopo la Marina traffico ridotto a Villanova e Stampace

Dopo la pedonalizzazione della Marina nel fine settimana e nelle ore notturne, la giunta Floris si prepara ad ampliare la zona a traffico limitato in tutti i quartieri della città vecchia.
La rivoluzione d'estate per la Marina arriverà giovedì prossimo: sul tavolo della Giunta comunale è attesa la bozza della delibera che cambierà gli orari delle zone a traffico limitato del centro storico. Il documento preparato dall'assessorato alla viabilità in realtà riguarda anche i quartieri di Villanova e Stampace, ma è probabile che l'esecutivo Floris nella prossima seduta prenda in considerazione solo lo stop notturno alle auto nel quartiere a ridosso di via Roma, rimandando a settembre la decisione per gli altri rioni. Una scelta che consentirebbe di sperimentare su scala ridotta un discorso che l'amministrazione vorrebbe estendere a tutta la città vecchia: accesso riservato agli abitanti, varchi chiusi per tutti gli altri dalle 21 alle 10. Resterà attiva anche la fascia pomeridiana, dalle 15,30 alle 17. Le modifiche potrebbero partire nel giro di una settimana, entro la fine di luglio: «La Giunta discuterà giovedì prossimo la proposta dei nuovi orari: il documento comprende tutte le zone a traffico limitato del centro storico, a parte Castello. Ma è probabile che venga presa in considerazione la modifica solo per il quartiere Marina», chiarisce Maurizio Onorato, assessore alla viabilità. Poi si tratterà di aspettare la pubblicazione della delibera e qualche giorno per gli aspetti tecnici: «I cartelli sono già pronti: si tratta solo di sostituire i vecchi. Questione di giorni».
POETTO E lunedì verrà inaugurata anche la pedonalizzazione estiva del lungomare Poetto: accesso vietato alle automobili dalle 21 alle 6 del mattino, nei tre chilometri che da Marina Piccola portano all'ospedale Marino.
MARINA Ma nei vicoli della Marina, dove il divieto assoluto di circolazione riguarda da un paio di settimane una buona fetta del quartiere (piazzetta Savoia è isola pedonale sette giorni su sette, via Sardegna, Barcellona e Napoli solo nei weekend), non tutti sorridono di fronte al blocco totale del traffico.
Tra i ristoratori, in pochi hanno notato una differenza - in positivo - con il passato. I motivi? Giuseppe Boi, proprietario della trattoria Jannas, racconta: «Nelle ultime settimane non è cambiato nulla. Anzi, forse la situazione è peggiorata. Sì è vero: la mattina c'è qualche turista in più a passeggio, ma purtroppo noi non campiamo mica con i croceristi. I nostri clienti veri, quelli che ci assicurano gli incassi, vengono dalla provincia. Uta, Siliqua e tutto il Medio Campidano: è gente che si sposta in macchina e vuole trovare parcheggio nelle vicinanze. Altrimenti, sceglie di andare in altri ristoranti, non viene qui da noi».
Non solo: chi non ha una vetrina nel triangolo fortunato di via Sardegna, via Napoli e via Barcellona, si lamenta: «Alla Marina da quando è iniziata la pedonalizzazione esistono strade di serie A e altre di serie B», dice Luca Cillo, proprietario del Bella Caralis in via dei Mille. «Noi lavoriamo in una strada dove il traffico delle auto non è stato vietato: non possiamo mettere neanche un tavolo all'aperto o una fioriera per arredare l'ingresso». Anche se lo spazio, in realtà, ci sarebbe: «Ogni giorno i clienti ci chiedono di poter mangiare fuori, all'aria aperta, ma non possiamo accontentarli, altrimenti rischiamo una multa. Chiudiamo sempre alle 23 perché qui, da quando sono state approvate le modifiche al traffico, non viene più nessuno».
ISOLA PEDONALE Di mattina invece si consuma il paradosso dell'isola pedonale: vicoli farciti di turisti, strade libere dalle auto e aria di città turistica. I francesi chiedono indicazioni nelle botteghe di frutta e verdura, gli inglesi preferiscono un tour tra le vetrine dei negozi che vendono mirto, bottarga e pane carasau. Eppure nei ristoranti nessuno esulta di fronte al nuovo corso: «Favorevole alla pedonalizzazione? Per noi è cambiato poco: qui la gente viene per mangiare, mica per passeggiare. È una questione di cultura purtroppo: i cagliaritani sono fatti così, è difficile che cambino di colpo», spiega Giovanni Murgia della trattoria Olympic, in via Sardegna. Che aggiunge: «Forse chi può mettere i tavoli fuori ha notato un miglioramento immediato degli affari. Noi aspettiamo, magari in futuro cambierà qualcosa».
MICHELE RUFFI

19/07/2009