Guerra agli irregolari a Sant'Elia, Is Mirrionis e San Michele
Area, l'ex Iacp, ha deciso di sanare le irregolarità. Centinaia di lettere a morosi e occupanti abusivi dei propri appartamenti.
Cento comunicazioni di sfratto soltanto a Sant'Elia. Qualcuna in meno a Is Mirrionis e San Michele. A Cagliari è guerra agli abusivi che hanno occupato una casa popolare o che non pagano il canone (a volte neanche venti euro mensili). A capeggiare la battaglia è Area, l'Azienda regionale per l'edilizia abitativa. Tantissimi, troppi, i casi di illegalità. Per questo oltre alle comunicazioni sono già stati programmati, per i prossimi giorni, alcuni sgomberi. Il Comune, alle prese con i suoi abusivi (una trentina), però frena e chiede tempo: «Prima di usare la linea dura verifichiamo caso per caso».
LE LETTERE È da diversi mesi, in particolare dopo il cambio ai vertici, che gli uffici regionali di Area stanno lavorando per fare il punto sull'edilizia residenziale pubblica a Cagliari. Occupazioni abusive datate anche cinque anni, affitti che non vengono incassati da parecchi mesi o anni, persone regolarmente titolari di un'abitazione che si sono ritrovate da un giorno all'altro sul pianerottolo dopo l'irruzione nella loro casa di senzatetto, disperati o malviventi. Soltanto a Sant'Elia, tra abusivi e morosi, i casi sono un centinaio. Una situazione simile è emersa anche nei quartieri di Is Mirrionis e San Michele. Le comunicazioni di sfratto e di irregolarità (affitto non pagato) sono partite da alcuni giorni. Un paio di sgomberi dovrebbero essere imminenti.
L'APPELLO Ma dall'assessorato comunale ai Servizi sociali si leva un appello: «Aspettiamo prima di usare il pugno di ferro», commenta la dirigente Ada Lai.
Anche il Comune ha i suoi problemi, per quanto i numeri non siano quelli di Area. Le occupazioni abusive si concentrano soprattutto a Is Mirrionis, una ventina in tutto. Neanche dieci i casi a Sant'Elia, dove quasi tutti gli appartamenti sono dell'ex Iacp. «Cerchiamo di intervenire con cautela», spiega la dirigente, «perché il più delle volte si tratta di casi difficili. Mamme con neonati, coppie senza un tetto, famiglie con persone malate. Prima di arrivare allo sgombero proviamo a trovare un'alternativa».
RINVIARE GLI SFRATTI Per questo l'amministrazione comunale ha inviato due comunicazioni ad Area con la richiesta di rimandare gli sfratti: «Se venissero eseguiti tutti e subito ci troveremmo davanti a un esercito di senzatetto. Sarebbe impossibile occuparci di tutti, dobbiamo organizzarci». Non solo. Il Comune è convinto che molti abusi siano stati sanati: «Soprattutto a Sant'Elia», prosegue Lai, «le situazioni di illegalità potrebbero essere state risolte». È probabile che alcuni occupanti abusivi adesso siano entrati nella graduatoria per l'assegnazione di una casa. «Sarebbe meglio», conclude la dirigente del Comune, «valutare ogni singola situazione e poi decidere come intervenire».
IL PRECEDENTE Due settimane fa, in piazza Medaglia Miracolosa, a San Michele, c'è stato l'ultimo sgombero. Una coppia, con neonato, aveva occupato un piccolo appartamento comunale. La palazzina è stata circondata da polizia, carabinieri e agenti della municipale. Gli assistenti sociali sono riusciti a convincere la coppia a lasciare l'abitazione. Provvisoriamente i due giovani e la bimba sono stati ospitati in una stanza della casa albergo di Mulinu Becciu.
MATTEO VERCELLI
20/07/2009