Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Casteddaius, ritratti di Renato Figari

Fonte: L'Unione Sarda
3 luglio 2018

Da giovedì in mostra all'ex Centro Isola a Cagliari

 

 

B retelle e sigaretta accesa: et voilà Antonello Ottonello, una delle cinquanta vittime di Renato Figari. È peraltro in ottima compagnia, il pittore che dipinge con le pietre. “Casteddaius”, mostra che sarà inaugurata giovedì alle 19, al Centro ex Isola (in via Santa Croce 39), è una serie di caricature dedicate ai più disparati personaggi di ieri e di oggi della scena cittadina. A quelli che a Casteddu sono nati e agli altri, molti, che ci sono arrivati e sono rimasti. Amandola, nonostante le icastiche parole scritte nelle pagine del “Il quinto passo è l'addio” da Sergio Atzeni: «I cagliaritani amano gli stranieri e li accolgono a braccia aperte purché siano se non ricchi almeno belli e buoni mercanti».
Diversa e più gioiosa è la visione di Renato Figari, avvocato e artista discendente da una schiatta di avvocati e di artisti. Nella sua galleria tracciata a china, pennarelli e gessetti, appaiono le sagome del Direttore per eccellenza, Gianni Filippini (direttore dell'Unione Sarda prima e direttore editoriale del quotidiano), appoggiato a una pila di libri, lo storico Aldo Accardo vestito da Viceré, l'avvocato Enrico Endrich con la toga, l'illustratore Franco Putzolu (per anni vignettista dell'Unione) che regge una sua vignetta. «Cerco di catturare non solo le fisionomie ma anche il carattere di ognuno», dice l'autore. Con risultati eccellenti. Merito, scrive nella presentazione il curatore Giorgio Pellegrini di «un segno compatto, continuo, che descrive, dettaglia, insieme stilizza felice».
Sintetico, acuto, rispettosamente ironico, è lo sguardo di Renato Figari. Rapido nel delineare visi, posture, abbigliamenti e addirittura fulmineo nel trovare il lato parodistico di ogni persona. Con qualche licenza poetica. Costantino Nivola in spiaggia, intento a prendere il sole anziché procedere al Sand Casting con paletta e secchiello, Maria Lai coi fili che legarono montagne, l'archeologo Giovanni Lilliu con basco e nuraghe. Tra i cagliaritani di anagrafe o di acquisto, Renato Soru austero con la camicia bianca, il giornalista Giorgio Porrà, l'artista Rosanna Rossi, il medico-scrittore Giorgio Todde, il manager Carlo Ignazio Fantola. E una preziosissima effige del giornalista Giorgio Pisano (scomparso quasi due anni fa), munito di baffi e finto cipiglio, intento a dare lezione di cronaca. In questo caso il ritratto è affettuoso, come del resto lo sono le caricature dei pater sardi Antonio Romagnino, Francesco Alziator, Nicola Valle. Il bianco e nero scelto per la bella locandina si ripete spesso nelle opere di Renato Figari ed è la matita a posarsi per prima sul foglio, a creare il bozzetto . L'uso del colore, piuttosto sobrio, non prevale mai sull'elegante connubio prediletto anche, per fare un esempio, dal pittore Giuseppe Biasi.
L'esposizione “Casteddaios”, inserita nell'iniziativa Cagliari Paesaggio, patrocinata dal Comune, sarà visibile sino al 15 luglio, dalle 19 alle 21 .
Alessandra Menesini