Rassegna Stampa

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Il primo luglio a Cagliari “Puliamo la Sella” con la Fondazione Medsea

Fonte: web sardiniapost.it
29 giugno 2018




 


Sono più di cento i volontari che, a Cagliari, domenica 1 luglio, dalle 9 alle 13, ripuliranno la spiaggia del Poetto e la Sella del Diavolo dai rifiuti presenti in mare e sull’arenile. In pochi giorni l’evento promosso dalla Fondazione Medsea – presentato oggi nella Sala del Retablo al Comune di Cagliari, partner della manifestazione – ha catturato l’interesse di quasi mille persone. Diversi gruppi sportivi (scuole surf e kayak) e operatori della spiaggia del Poetto hanno accolto l’invito a partecipare a “Puliamo la Sella”, “segno che ci sono i presupposti per la crescita di una Plastic Free Med Community”, ha commentato lo staff di Medsea. I membri di Medsea e i volontari aderenti all’iniziativa si incontreranno presso l’anfiteatro di Marina Piccola alle 9. Verrà allestito un gazebo come meeting point. A seguito di un briefing, saranno distribuiti i sacchi per la raccolta dei rifiuti.

L’iniziativa è al centro della partnership che la Fondazione Medsea ha stretto con Parley of the Oceans: un sodalizio che porta a Cagliari la prima tappa del progetto di pulizia delle coste del Mediterraneo nell’ambito dell’iniziativa internazionale “100 Island Campaign”. L’evento di domenica sarà quindi il primo di periodici appuntamenti che Medsea si impegna a organizzare insieme a Parley, contestualmente ad altre iniziative/progetti per promuovere azioni di tutela del mare. “Penso sia importante l’appoggio del Comune di Cagliari a questa manifestazione, che va nella direzione di rinnovare la sensibilità ambientale dei cittadini” ha detto in conferenza stampa l’assessore alla Innovazione tecnologica, Comunicazione e Politiche per il decoro urbano di Cagliari, Claudia Medda, che ha anche lanciato un appello: “Colgo l’occasione per sensibilizzare quanti usufruiranno delle nostre spiagge a non abbandonare i rifiuti”.

Diversi i partner dell’evento: il Comune di Cagliari, che fornirà i sacchi per la raccolta e il supporto logistico per il ritiro dei rifiuti; la scuola di kayak A.S.D D’Aquila di Carlo Coni, atleta sardo che in kayak ha circumnavigato la Sardegna; il Centro Velico di Samuele Nonnis (fornitura di canoe e sup); la Break Point Surf School (fornitura di SUP); la Cooperativa Golfo degli Angeli TBC (pedalò di supporto), l’Associazione Cani Salvataggio Sardegna (cani da salvataggio che porteranno i rifiuti in spiaggia trainando il gommone di supporto); Eja Tv, media partner.

I numeri. Il 95% dei rifiuti presenti in mare e nelle coste del Mediterraneo è costituito da plastica. In generale, nel Mediterraneo, l’accumulo di rifiuti di origine antropica come la plastica, il vetro, il legno, la gomma e residui vari costituisce ormai una vera e propria emergenza ambientale. Secondo l’indagine Beach Litter condotta lo scorso anno da Legambiente, sono stati trovati oltre 41mila rifiuti, per una media di 670 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. La plastica si conferma il materiale più trovato (84% degli oggetti rinvenuti), seguita da vetro/ceramica (4,4%), metallo (4%), carta e cartone (3%).

Non solo le spiagge, anche i fondali della Sardegna, rischiano di essere soffocati dalla plastica: secondo la ricerca del biologo marino Andrea Alvito per conto dell’Università di Cagliari, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica britannica Waste management. intorno all’isola si contano 59 rifiuti per ogni chilometro quadrato. Con riferimento ai rifiuti galleggianti invece, l’Area Marina Protetta Capo Carbonara, nell’ambito del progetto Medsealitter, condotto tra il 2015 e il 2017 in collaborazione con il CNR di Oristano e l’Ispra, ha rilevato la presenza di un abbondante quantità di rifiuti galleggianti: sono stati rinvenuti 1061 oggetti, la maggior parte dei quali di plastica (91%), prevalentemente buste e bottiglie (è autore della ricerca anche il socio di Medsea, Francesca Frau, Biologa marina).