Un successo la settimana organizzata dal Coni nel capoluogo: 46 le medaglie azzurre
Trapiantati, campionati italiani per la promozione delle donazioni
Promuovere la donazione attraverso lo sport. Questo il principale obiettivo dei Campionati europei per trapiantati e dializzati svoltisi dal 17 al 24 giugno. Un appuntamento straordinario per la città, che ha visto la partecipazione di 25 nazioni europee, 339 atleti e più di 100 volontari, coinvolgendo associazioni, scuole, università, ospedali, strutture turistiche e trasporti.
Sono 46 le medaglie ottenute dagli atleti italiani, che si aggiudicano il quinto posto in classifica distinguendosi in particolare nel nuoto. «Non è la voglia di vincere che ci guida ma la forza di ricominciare», spiega Daniele Podda, medaglia d'oro nei 50 stile libero. «Non mi aspettavo di vincere ma ho deciso di sfidare la mia salute e andare oltre i miei limiti».
«È stata un'esperienza che mi porterò per sempre nel cuore e per cui devo ringraziare il mio donatore», aggiunge Maria Contu, nuotatrice. «È stato bellissimo conoscere persone di altre nazionalità che condividono con noi l'esperienza della donazione».
«Siamo molto soddisfatti dell'esito di questa edizione, particolarmente positivo rispetto alle precedenti», commenta Giuseppe Canu, responsabile dell'organizzazione e presidente dell'Associazione zarda nefropatici emodializzati e Trapiantati (Asnet). Cagliari ha risposto positivamente e i partecipanti si sono sentiti a casa. Ringraziamo in particolare le famiglie dei donatori, senza i quali nulla sarebbe stato possibile. Il nostro obiettivo è riportare alla normalità chi aveva perso il piacere di fare sport, possiamo farlo solo grazie alla cultura del trapianto».
«Non immaginavo un riscontro del genere: la Sardegna si è distinta», conclude Gianfranco Fara, presidente del Coni Sardegna. «Sono uno dei più grandi sostenitori dell'Asnet e mi auguro in futuro di ripetere questa iniziativa».
Cagliari è stata scelta dalla Federazione europea degli sport per trapiantati e dializzati nel 2016 e da lì è partita la macchina organizzativa che ha coinvolto numerosi impianti sportivi dell'hinterland. Forte il sostegno del Centro nazionale trapianti e del direttore Alessandro Nanni Costa, presente al simposio “Sport e trapianti” che ha preceduto l'inaugurazione del campionato. «Dobbiamo fare di più nel promuovere la donazione», tira le somme Pino Argiolas, presidente della delegazione regionale dell'Associazione italiana trapiantati Prometeo. «I trapianti in Sardegna quest'anno si sono dimezzati ma sono tanti i malati in lista d'attesa. È necessario recuperare, sensibilizzando e informando».
Sara Piras