Di Redazione Cagliari Online 27 giugno 2018
No alla trasformazione dell’ex hotel moderno in albergo. La lettera degli studenti di Unica 2.0: “C’è l’intenzione della Regione, dell’Ersu, del Comune di Cagliari e dell’Università degli Studi di Cagliari di permutare l’ex hotel Moderno, situato presso via Roma (attualmente casa dello studente in disuso), con la ristrutturazione e l’ampliamento del sistema delle mense universitarie.
La proposta in campo prevederebbe di cedere lo stabile di via Roma alla società privata che si occuperà della costruzione e della gestione iniziale del Campus di Viale la Playa, per ammortizzare i costi sostenuti (project financing), al fine di farne un albergo.
I fondi che sarebbero stati destinati al recupero della casa dello studente verrebbero utilizzati per la realizzazione della mensa di viale Sant’Ignazio, per la trasformazione della sala Cosseddu (sala conferenze ubicata in via Trentino) in sala adibita al consumo dei pasti e per l’ampliamento della mensa universitaria presso la Cittadella di Monserrato.
Dopo la chiusura della casa dello studente di via Roma, UniCa 2.0 si è sempre battuta affinché essa venisse riaperta: lo scenario drammatico riguardante la qualità e la quantità dei posti alloggio odierna, unito all’aumento della platea di studenti che dal prossimo anno accademico saranno idonei di borsa di studio e servizio alloggio, ci spingono ancora di più a lottare affinché i 144 posti letto di via Roma e i 208 della casa dello studente di via Montesanto (anch’essa ora in disuso) vengano resi nuovamente disponibili.
Il finanziamento della residenzialità studentesca è fondamentale per l’incremento dei fondi statali per il diritto allo studio: infatti, uno dei criteri per il riparto del Fondo Integrativo Statale si basa sul numero effettivo di posti alloggio assegnati; dunque, l’investimento in nuovi posti alloggio significherebbe aumentare l’entità del finanziamento.
L’Ateneo cagliaritano conta quasi 26.000 studenti di cui 13.000 fuori sede: di fronte ad un numero così alto di studenti e al prevedibile aumento delle richieste, in seguito all’ampliamento della soglia di idonei beneficiari di borsa di studio e servizio alloggio, il numero di posti alloggio previsti dal Campus di Viale la Playa non basterà a soddisfare il fabbisogno del nostro Ateneo. Pertanto, anche per questo motivo, è essenziale la riapertura delle case di via Roma e via Montesanto.
La decisione di cedere la casa di via Roma, presa in comune accordo tra le istituzioni, è di fatto un ricatto a spese degli studenti: mettere in contrasto la ristrutturazione delle mense con il recupero di una casa dello studente è una scelta politica miope, che non tiene conto della situazione nella quale riversa oggi la residenzialità studentesca.
E’ falsa l’idea che non ci sia la copertura finanziaria sufficiente per entrambi gli interventi: attualmente, infatti, i 40 milioni di euro del Patto della Sardegna firmato da Renzi e Pigliaru per la residenzialità studentesca in Sardegna (inizialmente 50 milioni) sono stati ripartiti senza tener conto della proporzione degli studenti iscritti negli Atenei di Cagliari e di Sassari.
Questa proporzione, applicata a tutte le fonti di finanziamento per il diritto allo studio, è del 65% a Cagliari e del 35% a Sassari: con tali proporzioni, dunque, i fondi destinati a Cagliari sarebbero 26 milioni invece dei 20 attuali, esattamente i 6 milioni di euro necessari alla riapertura di via Roma. E’ evidente quindi che c’è la possibilità finanziaria di ristrutturare le case dello studente già aperte, di ristrutturare e ampliare le mense e di riaprire le case dello studente chiuse: quello che manca è la volontà politica.
Per questi motivi dunque UniCa 2.0 si batterà per l’equa distribuzione dei fondi, ma soprattutto per fare in modo che si agisca in maniera efficace anche sulla residenzialità, della quale via Roma deve far parte”.