di Paolo Rapeanu
“I vasconi vengono ricoperti subito da detriti, sono un fallimento”. Lo dice chiaramente Paolo Secci, presidente della Municipalità di Pirri, a pochissime ore dall’ennesimo maxi allagamento che ha portato il cuore della cittadina a dover fare i conti con strade trasformate in fiumi e – a proposito – un fiume di disagi e paure. L’area tutt’attorno a piazza Italia è ormai abbonata al rischio alluvione: “Ha piovuto per venti minuti, se la pioggia fosse durata ore non so cosa sarebbe successo”, afferma Secci, contattato da Cagliari Online. “Nell’emergenza, tuttavia, il piano studiato insieme alla Protezione civile ha dato i suoi frutti, la gente è rimasta dentro casa e sono sempre di più i pirresi che hanno acquistato le paratie anti alluvione”.
È un Secci “diviso” a metà tra rabbia e speranza: “La vice sindaca Marras ci ha detto che i soldi per i lavori utili a contenere la tantissima acqua che invade Pirri quando piove ci sono, ma penso che non saranno conclusi a breve, anzi, ci vorranno almeno due anni, se non tre, tra burocrazia e quant’altro. E, una volta terminati, potranno solamente attenuare gli effetti di un’alluvione. Bisogna ancora stringere i denti, non dico che siamo ancora nella m**** ma quasi”.