Comuni sardi indebitati, Anci e Cal chiedono 60 milioni alla Regione
Sessanta milioni di euro per aiutare i Comuni sardi indebitati a causa della chiusura di pratiche espropriative definite da sentenze esecutive, arbitrati, transazioni giudiziali o extragiudiziali. E’ la richiesta avanzata alla Regione e al Consiglio regionale da Anci e Cal e votata a Ghilarza dall’assemblea dei sindaci.
La proposta è stata avanzata dal primo cittadino di Nuoro e presidente del Cal, Andrea Soddu. “Con questo documento – spiega – i sindaci della Sardegna fanno fronte comune e chiedono un intervento della Regione per dare respiro ai comuni in difficoltà, senza distinzioni o favoritimi, lasciando intatto il Fondo unico”. Piena condivisione da parte del presidente dell’Anci e sindaco di Bortigiadas, Emiliano Deiana. “Abbiamo chiesto un piano triennale per le situazioni che presentano maggiori sofferenza, nella certezza – dice – che la solidarietà istituzionale debba andare a chi amministra, anche per responsabilità non proprie, in condizioni di difficoltà ulteriore, in un tempo già complicato per la democrazia locale. Adesso spetta alla politica regionale dare delle risposte chiare e univoche”.
Soddu si è soffermato poi sul caso di Nuoro, “il più esposto in Sardegna – sottolinea – ogni anno dobbiamo mettere da parte 5 milioni di euro solo per i mutui contratti per pagare il debito. Somme sottratte alla spesa corrente, che impediscono spesso di erogare servizi essenziali”.