Di Redazione Cagliari Online 25 giugno 2018
Che fine fa il legno delle potature? Perché l’amministrazione non la mette in vendita nonostante una delibera di giunta lo consenta esplicitamente? L’ha chiesto in un’interrogazione Alessandro Sorgia consigliere comunale del gruppo misto. Nel marzo dello scorso anno la Giunta comunale ha provveduto all’approvazione delle tariffe del servizio Parchi, il quale prevedeva che le somme derivanti dalla vendita di legname confluissero sui “Proventi dei beni del verde pubblico”.
E il servizio Parchi, ha prodotto importanti rifornimenti di legna da ardere grazie alle potature, a cui si aggiungono, oltre a quelle ordinarie, quelle derivanti da eventi atmosferici eccezionali. E’ stato quantificato in 36 euro la tariffa al metro cubo stero (circa 4, 5 quintali) di legna da ardere, oltre l’Iva. al 10% pari a 3,60 euro per complessivi 39,60 euro al mc stero.
“Alcuni cittadini”, dichiara Sorgia, “nei giorni scorsi si sono rivolti al servizio Parchi, al fine di richiedere il modulo per l’acquisto della legna da ardere per uso domestico, in base alla delibera di Giunta citata. Per tutta risposta dagli uffici”, racconta il consigliere del gruppo misto, “non solo ignoravano l’esistenza della delibera di giunta in questione, ma affermavano come il Comune di Cagliari non vendesse legna da ardere fin dall’anno 2008. Gli uffici”, conclude, “mettendo in discussione quanto affermato dai cittadini, chiedevano di presentare le prove di quanto asserito”.
Il consigliere chiede all’amministrazione di risolvere il problema.