VIALE BUONCAMMINO.
«Bocciato il progetto della veranda verso il mare» Il belvedere dimenticato Buche, radici, lampioni spenti e chioschi chiusi
Come i girasoli, ma al contrario. I tavolini dei chioschi di viale Buoncammino ruotano durante il giorno per cercare un po' d'ombra. Ruotano ma non guardano quasi mai al mare. Nonostante si trovino su uno dei viali più panoramici della città i chioschi voltano le spalle al panorama: i tavoli stanno dalla parte della strada e i clienti possono ammirare tutt'al più il muro del vecchio carcere di Buoncammino. «Avevo presentato un progetto per sistemare il chiosco al centro e creare una pedana con veranda dalla parte del belvedere. Non mi è stato concesso» commenta amareggiato Alberto Dessì, proprietario del Ristoro del colle, che lavora qui dal 1984 e che sei anni fa ha chiuso uno dei due punti ristoro per mancanza di clienti. Se anche decidesse di riaprirlo dovrebbe fare i conti con un grosso albero che si trova a pochi palmi dall'ingresso e le cui radici hanno sollevato l'asfalto e la cornice di blocchetti che ne avrebbe dovuto delimitare lo spazio.
I PERICOLI «Questa era la passeggiata di Cagliari ma da anni non passeggia più nessuno. Di sera c'è buio, i lampioni sono quasi tutti spenti e l'asfalto è distrutto». In effetti la pavimentazione è disastrata: buche, radici, aiuole dove restano solo mozziconi di alberi tagliati a circa cinquanta centimetri d'altezza. «A rigor di logica i chioschi dovrebbero stare dall'altra parte per sfruttare la vista. Io a una certa ora del giorno li sposto sul lato» spiega. In realtà l'unica struttura in posizione centrale è quella abbandonata dove un tempo si davano informazioni e assistenza ai parenti dei detenuti a pochi passi dal penitenziario. Risalendo il viale c'è un altro chiosco, quello in cui lavora Francesca Gerina. «È un vero peccato, questo posto potrebbe essere bellissimo se solo fosse valorizzato un po' di più. Invece è tutto abbandonato». Un anno fa un vecchio lampione pericolante è stato eliminato e mai rimpiazzato. «L'illuminazione è praticamente a zero, lampade fulminate da anni e mai sostituite. E l'asfalto è un pericolo per bambini, anziani o per chiunque decida di fare due passi» spiega il gestore del Piccolo ristoro.
VIALE DESERTO La situazione è questa: di giorno bisogna prestare molta attenzione all'asfalto sconnesso, le buche e qualche spazio occupato da un po' di terriccio. Di notte l'impianto pubblico funziona a metà. Sarà anche per questo che nonostante la vista in un sabato mattina si contano solo pochi turisti a passeggio e qualche residente di passaggio per un caffè.
Mariella Careddu