Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Luce sul monumento per sensibilizzare sulla malattia L'azzurro sul Bastione per parlare della Sla

Fonte: L'Unione Sarda
22 giugno 2018

Luce sul monumento per sensibilizzare sulla malattia L'azzurro sul Bastione
per parlare della Sla

Sensibilizzare la città su una malattia che interessa l'intera società, contribuire al progresso della ricerca scientifica contro la SLA e lottare insieme per garantire ai malati una vita migliore: per questo ieri il Comune ha illuminato il Bastione di blu in occasione della Giornata mondiale della SLA, promossa dall'International Alliance of ALS/MND Associations, che riunisce oltre 50 associazioni di malati.
La sclerosi laterale amiotrofica colpisce intorno alle 450mila persone nel mondo, con circa due casi ogni 100mila abitanti in Europa e sei in Italia. In Sardegna l'incidenza è ancora più alta: la malattia colpisce 18 persone su 100mila. Come spiegato nel sito dell'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, si tratta di una malattia neurodegenerativa che causa la progressiva perdita della forza muscolare, colpendo le cellule nervose e del midollo spinale che consentono i movimenti, ma nella maggior parte dei casi risparmia le funzioni cognitive e sensoriali. Con le dovute cure, la malattia avanza lentamente, e permette una qualità della vita accettabile, con una gravità che varia da paziente a paziente a seconda dei muscoli coinvolti.
Sono tanti i malati che non si arrendono e, insieme a famiglie e associazioni, sostengono la scienza affinché sia per loro possibile un miglioramento della qualità della vita, grazie a terapie avanzate e maggiori tutele. Un esempio è quello del più giovane malato di SLA in Europa, Paolo Palumbo, un ragazzo sardo che ha promosso la nascita del DREAM (developing research advanced model) team, in cui undici ricercatori internazionali lavorano unendo le proprie conoscenze specialistiche per individuare una terapia mirata contro la SLA.
«Illuminare un bene pubblico, simbolo della città, come ha fatto il Comune, vuole essere un modo per focalizzare l'attenzione dei cittadini, del mondo della ricerca, della scienza e delle istituzioni pubbliche sulla SLA», afferma la consigliera comunale Benedetta Iannelli, organizzatrice dell'iniziativa. «Una malattia che colpisce duramente non solo il malato e la sua famiglia ma l'intera società».