Il futuro di Tuvixeddu è ancora da scrivere. L'assessore alla Cultura Paolo Frau pensa, ad esempio, di fare di Villa Laura, uno degli ingressi sontuosi del parco. In attesa di trovare i soldi per il recupero, il Comune fa quel che può, aprendo tutti i giorni (in questo mese dalle 5.30 alle 23) al pubblico gli ettari di parco nelle sue mani. «Abbiamo raddoppiato l'area per i visitatori - spiega Frau - rimettendo in sesto le passerelle e rendendo sicuro il percorso verso le tombe. Stiamo per affidare i lavori per un nuovo lotto da aprire al pubblico, con sentieri naturalistici sino alla parte più alta del colle».
Su Tuvixeddu occhi puntati di Legambiente e Italia Nostra, che ricordano la sequenza dei vincoli, nel '96 (archeologico del ministero), nel '97 (paesaggistico della Regione) e nel 2010 (minerario). «Decisiva la sentenza del Consiglio di Stato del 2011», ricorda Vincenzo Tiana, Legambiente. «È urgente intervenire per risanare e mettere in sicurezza l'area. In Regione c'è una nostra proposta di legge per l'istituzione del parco regionale Tuvixeddu-Tuvumannu». Maria Paola Morittu (Italia Nostra), che tra i tanti errori ricorda l'aver buttato giù la cementeria, si aspetta «un grande parco che racconti la storia della città, dalla preistoria a oggi. Via inferriate e gradoni: a deciderne il destino vogliamo essere anche noi». (c. ra.)