L'ordinanza anti incendio del sindaco in vigore da giugno prevede sanzioni da 50 a 500 euro
Erbacce ovunque: via ai controlli Troppi terreni ancora invasi dalle stoppie, il Comune corre ai ripari
A venti giorni dall'adozione dell'ordinanza anti incendi del sindaco Massimo Zedda che imponeva a privati ed enti pubblici di pulire entro il primo giugno i terreni all'interno dell'area urbana, la città appare ancora assediata da mini foreste di stoppie ed erbacce. E non solo in periferia.
LA MAPPA DELLE ERBACCE Da Bonaria a via Castelli, passando per Tuvixeddu, Sant'Elia, via Biasi, via Is Mirrionis e molte aree attorno all'Asse mediano, non si contano gli appezzamenti di terreno piccoli e grandi ancora invasi da fitte distese di fieno alte anche un paio di metri. Campi incolti che spesso sorgono a ridosso dei palazzi - come in via Punici - e che ormai da alcuni giorni hanno assunto la colorazione gialla che rappresenta il primo inequivocabile campanello d'allarme. Ad aggravare la situazione ci si è poi messa la primavera più piovosa degli ultimi anni che ha fatto crescere oltremisura l'erba infestante rimasta verde e rigogliosa sino alle porte dell'estate e che adesso, man mano che si secca, si trasforma in micidiale propellente per il fuoco.
L'ASSESSORA «Nelle aree pubbliche stiamo già intervenendo seguendo il calendario previsto - spiega l'assessora Claudia Medda -, le attività sono iniziate con il taglio delle erbacce che crescono a bordo strada e nelle cunette come stabilito dal contratto con la ditta incaricata (la Ati con De Vizia, Cooplat ed Econord), contratto che quest'anno prevede tre bonifiche nell'arco di dodici mesi. Tra i primi interventi in calendario ci sono quelli nelle aree pubbliche più grandi come ad esempio l'area di via Jenner». Ma l'urgenza di provvedere al taglio dell'erba non è legata soltanto al rischio incendi. «L'altro tema è che con l'erba alta si vedono meno i rifiuti - aggiunge l'assessora -, tanto è vero che molto spesso i terreni incolti vengono usati come discariche abusive e questo è un rischio che vogliamo assolutamente evitare».
GLI INTERVENTI Complessivamente il piano del Comune prevede 65 interventi di sfienamento da giugno a settembre per complessivi 280.142 metri quadrati. Solo questo mese gli operai dovranno ripulire dal fieno e dalle stoppie quasi sette ettari di terreno comunale, due dei quali nella zona di via Mincio-Campo Scipione, alle spalle di via San Paolo e della linea ferroviaria, dove ogni estate scoppiano roghi particolarmente violenti. Se il Comune sta facendo la sua parte, per ora manca all'appello la Regione che ancora deve intervenire nelle aree di sua pertinenza, in particolare la zona dalla cunetta di via Is Mirrionis e a Monte Urpinu.
I PRIVATI Quanto ai terreni privati, i cui proprietari rischiano sanzioni da 50 a 500 euro in caso di mancato rispetto dell'ordinanza, sono già scattati i controlli da parte della polizia municipale e del servizio comunale di protezione civile. «Non ho notizia di situazioni gravi - dice l'assessora Medda -, anzi ho notato che in alcuni casi quanto accaduto in passato è servito da monito, mi riferisco in particolare all'area privata da dove due anni fa è partito l'incendio che ha interessato il parco di Terramaini: in quel terreno i proprietari sono intervenuti tempestivamente ripulendolo prima che si creasse una situazione di pericolo».
I CONTROLLI Per assicurare una vigilanza completa del vasto territorio comunale polizia municipale e protezione civile lavorano in sinergia. I vigili urbani in particolare hanno una sezione dedicata, quella ambientale, che si occupa anche di prevenire il fenomeno dell'abbandono di rifiuti e delle discariche abusive. Le stazioni più impegnate sono quelle di Pirri, Sant'Avendrace e San Bartolomeo. E i controlli funzionano eccome: nel 2017 le sanzioni per non aver ottemperato all'ordinanza di sfalcio sono state infatti ben 118.
Massimo Ledda