Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lunedì prenderà il via l'Europeo, per la prima volta in Italia Dopo il trapianto l'agonismo: ecco i

Fonte: L'Unione Sarda
12 giugno 2018

SPORT E SALUTE.

Lunedì prenderà il via l'Europeo, per la prima volta in Italia Dopo il trapianto l'agonismo: ecco i campionati

La battaglia più difficile l'hanno vinta tra le corsie dell'ospedale, ora puntano al podio. E qualcuno alla riconferma. Come Walter Uccheddu, che detiene il record del mondo dell'ora su pista. Sarà Cagliari a ospitare la decima edizione dei Campionati europei per trapiantati e dializzati, organizzati per la prima volta in Italia.
Si parte lunedì prossimo e si va avanti sino al 24 giugno, con venticinque nazioni partecipanti per un totale di 468 atleti pronti a sfidarsi in tredici discipline sportive (quaranta specialità) e a contendersi le 846 medaglie in palio. Nella nazionale italiana ci sono anche dieci sardi, tra questi il tennista Nino Satta, uno tra gli atleti più anziani, che nonostante trapianto di rene, la dialisi e i suoi 74 anni, è pronto a scendere in campo ancora una volta. E poi Uccheddu, atleta di spicco con una vita sportiva di successi e la convivenza con la dialisi. Insieme a loro il quartese Daniele Podda, 29 anni (nove in dialisi), che gareggerà nel nuoto: «La sport fa bene a tutti, per un dializzato forse riuscire a eccellere e un po' come prendersi una rivincita sulla vita».
«Numeri da record se si pensa che due anni fa, in Finlandia, gli atleti erano circa cento in meno», sottolinea Giuseppe Canu, presidente del Forum Sport Italia Trapiantati e Dializzati, associazione che ha curato l'iniziativa presentata ieri al Municipio.
«Molti effettueranno le dialisi nelle strutture sanitarie della zona e poi scenderanno in campo. Non dobbiamo dimenticarci che sono atleti speciali, pronti a rimettersi in gioco con la loro nuova vita». A fare gli onori di casa l'assessore allo Sport Yuri Marcialis: «Una manifestazione internazionale importante, che unisce il fattore sportivo di alto livello con la prevenzione della salute. Ma anche una bella vetrina di richiamo turistico per Cagliari e la Città Metropolitana». E un'occasione per riflettere. «La partecipazione dei trapiantati allo sport agonistico diventa lo strumento migliore per testimoniare l'efficacia del trapianto e per promuovere la cultura della donazione», sottolinea Francesca Zorcolo del Centro regionale trapianti. «Cultura e informazione sono fondamentali per incrementare il numero dei donatori, anche se l'Isola si colloca nei primi posti in Italia», aggiunge Luigi Minerba, direttore dell'Ats Assl Cagliari. «È con grande soddisfazione che la Regione e l'Ats sostengono iniziative come questa».
Sara Marci