Estiva Cup 2018: la regata delle isole gemelle tra Sardegna e Corsica
Tra venerdì e domenica 3 giugno si è disputata la 21a Estiva Cup, una regata con 20 equipaggi provenienti dalla Corsica e dalla Sardegna. Riceviamo e volentieri pubblichiamo il reportage dal campo di uno dei protagonisti, lo zoologo Alberto Fozzi.
Probabilmente è uno dei migliori campi di regata del Mediterraneo e rappresenta una delle classiche di stagione:. La flotta, partita venerdì primo giugno da Santa Teresa Gallura, dopo un percorso costiero di 26 miglia ha raggiunto nel primo pomeriggio Porto Vecchio, in Corsica. Una leggera brezza di ponente ha consentito alle imbarcazioni di issare i colorati spinnaker e gennaker lasciandosi alle spalle la stupenda spiaggia di Rena bianca. Il percorso costiero, dopo aver lasciato a sinistra Lavezzi e Cavallo, si è snodato tra le piccole isole Cerbicales dove marangoni dal ciuffo e gabbiani reale hanno fatto da spettatori.
La direzione costante del vento proveniente da poppa ha fatto sì che i distacchi tra le imbarcazioni fossero minimi rendendo quanto mai incerto fare pronostici per la vittoria finale. A Porto Vecchio tutti gli equipaggi hanno partecipato ad un aperitivo con un buffet dove come al solito il dialetto sardo e quello corso si sono fusi in un’unica lingua. La seconda tappa di sabato ha portato la flotta da Porto Vecchio a Bonifacio, la giornata è stata splendida e il vento ha soffiato da est nord est con una decina di nodi di intensità. La partenza è stata data nel centro del golfo, teatro di spettacolari incroci, e all’uscita verso il controllo posto all’isolotto della Vacca ha iniziato a delinearsi una prima selezione e decidersi le scelte tattiche con l’obiettivo di arrivare a Lavezzi con la rotta migliore. Come la prima giornata il Comet 45s Go Go, l’X512 Durlindana, il JPK 10.10 Jubilation e il Sun Fast 40 Berenice hanno fatto le lepri lasciando indietro il resto della flotta e riuscendo a mantenere quest’ordine anche all’arrivo sotto le fantastiche scogliere del Porto di Bonifacio. Purtroppo non tutti gli equipaggi sono riusciti ad interpretare al meglio il percorso e qualcuno nella fretta di arrivare in porto non è passato correttamente alla meda sud di Lavezzi e i giudici di regata si son visti costretti ad applicare a queste imbarcazioni delle penalità che hanno cambiato la classifica provvisoria rendendo determinante la prova finale di domenica dove la flotta affronterà il percorso più lungo.
Anche a Bonifacio l’ospitalità corsa è ineccepibile con un piacevole rinfresco nella cornice del porto, dove però nemmeno la bevande ghiacciate distolgono gli equipaggi da tutti i calcoli di classifica derivanti dalle penalità.
Domenica mattina le Bocche di Bonifacio non si sono smentite e un vento teso da est inizia a fischiare già di primo mattino tra le sartie, i calzoncini corti lasciano il posto alle salopette e gli equipaggi si preparano ad affrontare condizioni meteomarine più severe. Alla partenza sotto la scogliera il vento è molto rafficato e proprio una improvvisa raffica fa cedere il fiocco di Go Go, la veloce barca che fino a quel momento è la vincitrice in tempo reale delle prime due prove, purtroppo a bordo non hanno una vela di riserva, ma non si sono persi d’animo e hanno armato la tormentina – ovvero la vela di prua da tempesta – partendo sicuramente svantaggiati. Tutta la prima parte viene affrontata di bolina e dopo la partenza, al primo controllo alla meda sud di Lavezzi in testa ci sono le solite quattro imbarcazioni, Go Go, Durlindana, Jubilation e Berenice. Sotto costa dell’isola di Razzoli Go Go e Durlindana danno vita ad un acceso match race che vede prevalere Go Go abilmente timonata da Aurelio Blini. Anche in questa tappa è stato il momento delle scelte tattiche e Berenice opta per un bordo più lungo che consente di distanziare maggiormente il resto della flotta. Finalmente si doppia il faro dell’isola di Santa Maria, è il momento giusto per aprire il gennaker o lo spinnaker che verranno ammainati solamente all’arrivo posto davanti all’imboccatura del porto di Santa Teresa Gallura. Le quattro imbarcazioni di testa sono riescite così ad aumentare il distacco che non verrà più colmato.
Dopo tre giorni di accesi duelli in mare e chiacchierate in banchina è arrivato il momento tanto atteso delle premiazioni, Go Go della sezione di Santa Teresa Gallura della Lega Navale Italiana vince il trofeo per la classifica in tempo reale avendo vinto tutte e tre le prove, anche quella odierna con la sola tormentina; la piccola imbarcazione Delirium vince con grande merito il trofeo della classe Osiris riservato a parte della flotta francese; Berenice della sezione di Santa Teresa Gallura della Lega Navale Italiana vince il trofeo riservato alla classe gran crociera inanellando così il quinto successo consecutivo in altrettante regate e assicurandosi, quasi matematicamente, la qualificazione per la fase finale del campionato regionale di vela d’altura.
Il trofeo Challenger, che sarà attribuito definitivamente alla barca che lo vincerà per tre edizioni, va ai francesi di Jubilation che vincono anche in classe regata, confermando il valore di questo equipaggio che si è classificato secondo nella edizione 2017-18 della prestigiosa regata internazionale Transquadra. Dopo la premiazione tutti intorno alla tavola imbandita per la cena finale offerta dalla sezione di Santa Teresa Gallura della Lega navale italiana, si archivia così la 21a Estiva Cup che ha rinsaldato il legame tra le marinerie della Sardegna e della Corsica divise da un confine amministrativo ma unite dalla passione per il mare, sempre da rispettare e da proteggere.
Un grazie per l’indispensabile collaborazione per la riuscita della manifestazione all’Amministrazione comunale di Santa Teresa Gallura, all’Ecole de Voile di Porto Vecchio, al Club de Voile de Bonifacio, al Porto di Santa Teresa Gallura, al concessionario Marc Yachting, alla Capitaneria di Bonifacio e alla Guardia Costiera del Compartimento marittimo di La Maddalena.