Venerdì le relazioni di Zanchini, Paternoster e Stumpo
Il 2018 è stato dichiarato “Anno europeo del Patrimonio culturale” e l'Italia è tra le nazioni con il più alto tasso di beni culturali materiali e immateriali. Ma come sono cambiati gli strumenti per raccontarli e come è cambiato di conseguenza il mestiere del giornalista culturale anche in relazione ai nuovi media e alle nuove figure professionali che a vario titolo stanno sulla scena?
Nell'evento formativo, in programma venerdì 8 giugno, dalle 14 alle 17 nella sala conferenze dell'Exma (via San Lucifero 71), si parlerà degli scenari nazionali con Giorgio Zanchini, giornalista Rai e direttore del Festival del giornalismo culturale di Urbino e Fano; del caso esemplare di Matera Capitale europea della cultura con Serafino Paternoster, responsabile della comunicazione del comitato Matera 2019 e infine con l'economista della cultura Giulio Stumpo con cui si approfondiranno le metodologie di raccolta dei dati nel nostro Paese e nel contesto internazionale ed infine i principali risultati. Si approfondiranno anche gli strumenti a disposizione dei giornalisti che si occupano di beni ed attività culturali per comprendere ed interpretare correttamente i dati. La conferenza sarà valida come corso di aggiornamento per i giornalisti e comporterà l'attribuzione di 5 crediti.
Il corso è organizzato dall'Ordine dei giornalisti della Sardegna in collaborazione con il Gus - Gruppo uffici stampa, e con Imago Mundi, organizzatrice di Monumenti Aperti. Dopo i saluti di Fabrizio Frongia, presidente di Imago Mundi, e Andrea Concas, presidente Gus Sardegna, ci sarà la presentazione del presidente dell'Ordine dei giornalisti della Sardegna Francesco Birocchi e le relazioni di Giorgio Zanchini, Serafino Paternoster, Giulio Stumpo. Coordina Giuseppe Murru, componente Consiglio nazionale Ordine dei giornalisti.