Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Precario da 25 anni minaccia di buttarsi dal secondo piano

Fonte: L'Unione Sarda
8 aprile 2008

Municipio Un muratore del Comune
A cavalcioni per cinquanta minuti sul balcone che dal municipio si affaccia sul largo Carlo Felice. Enrico Bernardi, 56 anni, muratore specializzato, dal '83 precario al Comune, non è nuovo a proteste clamorose: un mese fa, durante una seduta del Consiglio comunale, aveva minacciato di gettarsi nel vuoto. LA PROTESTA Ieri, verso le 17, si è ripetuto. Un'ora prima insieme a una cinquantina di precari aveva occupato la sala al secondo piano del palazzo comunale utilizzata per la celebrazione dei matrimoni civili. Persone disperate, pronte a tutto: lavoratori discontinui che in dieci, quindici anni hanno messo da parte contratti di tre, sei, massimo dodici mesi. Alcuni di loro, 39, hanno raggiunto i requisiti previsti nella finanziaria nazionale per la stabilizzazione. Altri, una sessantina, sono rimasti esclusi.LA MINACCIA Un'ora di occupazione non ha prodotto alcun effetto: nessuno si è fatto vivo e Bernardi ha deciso di passare alle manieri forti scavalcando la balaustra del balcone. «Mi butto. Se non arriva il sindaco la faccio finita», ha urlato. In un attimo nel largo Carlo Felice si è raccolta una folla di curiosi. Sul posto sono accorse due squadre dei vigili del fuoco, un'ambulanza del 118 e diverse pattuglie della polizia municipale. Per mezz'ora si è temuto il peggio. Poi alle 17,30 è arrivato il sindaco Emilio Floris che è salito al secondo piano. Ha chiesto al precario di allontanarsi dal balcone. Al rifiuto è andato via non volendo sottostare a un ricatto.IL DIALOGO Grazie al lavoro di intermediazione di alcuni consiglieri comunali alle 17,50 si è riusciti a convincere il lavoratore a scendere nel piazzale interno del municipio per un colloquio con il sindaco e una rappresentanza dei precari. Il suo posto sul balcone è stato preso da due donne. Nel dialogo Floris, che ha rischiato di arrivare in ritardo al comizio di Silvio Berlusconi, ha garantito il suo impegno per arrivare al completamento della stabilizzazione dei 39 precari che hanno i requisiti. «Per le altre situazioni», ha detto il sindaco, «c'è un tavolo aperto con Regione, Provincia e le rappresentanze sindacali territoriali». LA CONCLUSIONE Parole che non hanno soddisfatto in pieno i manifestanti ma che hanno messo fine all'occupazione. Alle 18,35 la finestra al secondo piano del Comune si è chiusa. «C'è disperazione», ha raccontato subito dopo Bernardi, «perché non è possibile che dopo tanti anni di lavoro non ci siano certezze. Ci sono operai, giardinieri, custodi, geometri che aspettano un posto fisso da quindici anni e che hanno una famiglia da mantenere». IL CONSIGLIO La questione precari tornerà in Consiglio comunale nella prossima seduta. Si dovrà discutere di tre mozioni: una per la stabilizzazione dei 39 precari (su questa sembra esserci una larga intesa), una per allargare i criteri e una per la internazionalizzazione di alcuni servizi.MATTEO VERCELLI