Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Festival Dal 20 al 23 giugno a Villanova a Cagliari. Il 19 l'anteprima a San Domenico “A Sud di ness

Fonte: L'Unione Sarda
30 maggio 2018

Festival Dal 20 al 23 giugno a Villanova a Cagliari. Il 19 l'anteprima a San Domenico “A Sud di nessun Nord”
la nave del Marina Cafè Noir M arina Cafè Noir, il festival più longevo della Sardegna, si presenta alla sua sedicesima edizione con un pieno di novità. A partire dalle date. Si svolgerà non più a settembre, come accaduto sino allo scorso anno, ma tra il 20 e il 23 giugno, preceduto dall'anteprima del 19. «Si tratta in realtà di un ritorno alle origini e alle prime pionieristiche sperimentazioni», dice Giacomo Casti, socio fondatore dell'associazione Chourmo, anima della kermesse cagliaritana che, nata nel quartiere di Marina, dopo il recente periodo trascorso alle pendici di Castello, si sposta tra la nuova piazza Garibaldi e piazza San Domenico. Tempo e ambientazione non sono gli unici motivi di cambiamento. All'esplosione di incontri tra autori e pubblico, di concerti e reading - ricorda Casti - «si arriva dopo un lungo periodo di attività che, iniziato a gennaio e proseguito sino a oggi, ha favorito la nascita di progetti nuovi e l'apertura oltre l'Isola».
IL TEMA “A Sud di nessun Nord”, ricalcando il titolo della raccolta di racconti di Charles Bukowski, è tema che riflette l'ansia di cambiamento e incoraggia, «in un tempo che sembra voler negare ai più la possibilità, immaginazione e le dinamiche di convivenza».
L'ANTEPRIMA Protagonista lo scrittore cagliaritano Francesco Abate che presenterà, in anteprima nazionale “Torpedone trapiantati”, libro in uscita il 12 giugno per Einaudi Stile Libero. Appuntamento (ore 21) al Chiostro di San Domenico con Giacomo Casti, Marco Noce e Matteo Sau.
OSPITI ED EDITORI In un terreno fertile di rivoluzioni si rinnova la collaborazione (oltre che con NNeditore, Sur, Alegre, Milieu ed Einaudi) con la casa editrice Iperborea che tra il 20 e il 21 giugno presenterà il magazine monografico The Passenger e porterà a Cagliari i grandi protagonisti della letteratura nordica. Da Jan Brokken, scrittore e giornalista olandese, allo svedese Fredrik Sjoberg. E ancora Elisabeth Asbrink e Frank Westerman.
MIGRAZIONI E POTERE Il 22 e il 23 spazio ai temi cari a Marina Cafè Noir: lavoro e precariato, migrazioni, retorica del potere, controllo sociale e cambiamento delle città. Ospiti il collettivo di ricerca su tecnologie del dominio Ippolita, gli autori Marta Fana e Alberto Prunetti, la scrittrice americana Megan Mayhew Bergman, l'illustratore e fumettista argentino José Munoz, ancora Andrea Staid, Giuliano Santoro e Carmen Pisanello, l'attore e scrittore cinese Shi Yang. Durante le giornate del festival tornano, sempre con inizio alle 18, anche gli appuntamenti pensati per i più piccoli.
I LIVE Si parte con l'anteprima nazionale del 20 giugno, dal titolo African Inspirations, con il trio composto da Gavino Murgia (sax) dal polistrumentista marocchino Majid Bekkas e da Hamid Drake. Il 21 il concerto dei Ratapignata che celebrano vent'anni di carriera. La Fiesta Final del 23 è affidata agli Acquaragia Drom.
Marina Cafè Noir ospiterà poi sei reading-concerto tratti dai libri degli autori ospiti, produzioni originali del festival: il 20 giugno toccherà a Emilia Agnesa e Stefano Guzzetti Ensemble sul testo di Jan Brokken e a Daniel Dwerryhouse con Arrogalla e Mauro Palmas su Fredrik Sjoberg. Il 21 Lia Careddu leggerà testi di Frank Westerman e Elisabeth Asbrink, accompagnata da Stefania Secci, Fabrizio Lai e Simone Soro. Il 22 letture di Astrid Meloni con i Dancefloor Stompers su Megan M. Bergman; Angelo Trofa, Alberto Sanna e Dj Palitrottu accompagneranno invece le parole di Prunetti e Fana. Il 23 Felice Montervino e i Roundella reciteranno su “El persecutor”, tributo a Charlie Parker con testi di Cortàzar e illustrazioni di Munoz
GLI OMAGGI Saranno rivolti a Stig Dagerman, Arto Paasilinna e al '68 con letture di Camilla Soru, Stefano Raccis, Antonello Fogheri e Dimitri Porcu.
JAIL CAFÉ BREAK Pochi giorni prima dell'avvio del festival, la casa circondariale di Uta ospiterà un evento speciale frutto del laboratorio di lettura e scrittura nato dalla collaborazione tra Chourmo e l'associazione Tusitala. Quindici detenuti porteranno in scena davanti ai compagni di detenzione “Senza volpi, né boschi”, le storie del criminale Oiva Juntunen in Lapponia raccontate da Arto Paasilinna.
Manuela Arca