Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Porto, stretta su bus e volantini E i croceristi sono costretti ad attraversare in piazza Matteotti

Fonte: L'Unione Sarda
28 maggio 2018

Le nuove regole stabilite dall'Authority: le navette non possono più uscire dai cancelli

Porto, stretta su bus e volantini E i croceristi sono costretti ad attraversare in piazza Matteotti 

Scopriranno di essere sbarcati in una città splendida. Ma, prima di poterla ammirare, dovranno essere bravi a evitare le insidie del traffico cittadino. È il destino riservato, da due settimane, ai tanti croceristi che arrivano a Cagliari: scesi dalla nave, vengono fatti salire nella navetta che li conduce fino ai cancelli. E, per raggiungere il centro, devono attraversare la strada in via Riva di Ponente o in piazza Matteotti, zone trafficatissime. Non a caso, martedì, quando dalle due navi Msc sono sbarcati oltre cinquemila croceristi, le pattuglie della Polizia municipale sono intervenute per consentire ai turisti un attraversamento sicuro.
L'ORDINANZA Che cosa è accaduto due settimane fa? Il presidente dell'Autorità portuale Massimo Deiana ha firmato l'ordinanza 17: i croceristi non vengono più portati dalle navette alla calata Azuni, davanti all'ex stazione marittima ma sono trasportati ai confini dell'area recintata. La ragione? «Problemi di sicurezza», risponde Deiana. È considerato pericoloso il fatto che, soprattutto nella fase dell'imbarco, i croceristi vengano fatti salire nelle navette fuori dall'area sterile: ci sarebbe, per esempio, il rischio che qualcuno riesca a intrufolarsi in una delle navette ed entri, così, in una zona sensibile. «Un'organizzazione della security che è stata considerata non efficace dal nucleo di vigilanza istituito dal ministero dell'Interno».
LE RAGIONI Ma quell'ordinanza non nasce soltanto da esigenze di sicurezza. Dietro c'è anche il più banale dei motivi, il business. Nei bilanci delle compagnie di navigazione, la crociera vera e propria rappresenta solo una parte degli introiti; il resto arriva da ciò che viene venduto durante il viaggio, a cominciare dalle escursioni. Dunque, la concorrenza dei mezzi che accolgono i turisti (dal bus scoperto del Ctm, passando al trenino, all'Ape calesse e alla carrozza) viene considerata un problema. Così, quegli operatori turistici sono stati lasciati dov'erano, distanti dall'uscita dei croceristi. «Il nostro compito», riprende Deiana, «è portare il maggior numero di turisti: l'anno scorso ne sono arrivati 450 mila, quest'anno aumenteranno».
LA PROTESTA Gli operatori turistici si lamentano perché non riescono più a raggiungere i croceristi (l'ordinanza vieta anche il volantinaggio). «Il volume d'affari», afferma Valentina Porcedda, cootitolare della Sol y mar, l'azienda che gestisce la linea che va dal porto a Castello, «si è ridotto del 70 per cento. Se non cambiano le cose, sarò costretta a mandare a casa 7 dipendenti. Inaccettabile anche perché forniamo un servizio alla città: portiamo i turisti in Castello dove spendono i soldi per fare acquisti e per entrare nei musei».
IL BUS Anche il Ctm, pur con toni istituzionali, potrebbe sventolare bandiera bianca. «Il numero dei passeggeri trasportati dal nostro autobus scoperto», dice il presidente Roberto Murru, «è talmente diminuito da mettere in discussione la sostenibilità del servizio. Rappresenta una risorsa per la città: le nostre hostess promuovevano anche il servizio di trasporto ordinario, indirizzando i turisti verso le fermate delle linee che servono il centro o la spiaggia».
IL COMUNE La novità piace poco anche al Comune che, comunque, evita lo scontro. «Abbiamo scoperto il cambiamento dai giornali», dice l'assessora al Turismo Marzia Cilloccu, «nonostante uno dei componenti del comitato di gestione dell'Autorità portuale è designato dalla Città metropolitana». Nei prossimi giorni un chiarimento. «Il sindaco incontrerà Deiana: noi vogliamo tenere conto delle esigenze di chi, essendo autorizzato, lavora all'interno del porto».
Marcello Cocco