COMUNE.
In via San Paolo i contenitori in disuso dopo l'avvio del porta a porta
Smaltimento o riciclaggio per novemila vecchi cassonetti
Ci sono novemila “pensionati”, nel nuovo sistema di ritiro dei rifiuti “porta a porta” che, zona dopo zona, sta entrando in vigore in tutta la città. Riguarda i novemila - appunto - cassonetti, molti dei quali male in arnese dopo anni di utilizzo e atti di teppismo, che stanno man mano sparendo dalle strade. Quelli ritirati dalle zone in cui il porta a porta è già realtà sono “in parata” nello spiazzo che De Vizia, Cooplat ed Econord (è l'Associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata l'appalto da 230 milioni di euro in sette anni) hanno allestito lungo via San Paolo.
I CONTENITORI Ciò che accoglieva i rifiuti diventa esso stesso un rifiuto, ma non del tutto: «Il piano è mantenerne trecento», spiega l'assessora comunale al Decoro urbano, Claudia Medda, chiamata a gestire il cambio epocale nella raccolta dei rifiuti, «da utilizzare in occasioni speciali». In qualche caso, serviranno per iniziative con grande richiamo di pubblico, come ad esempio i concerti di rockstar. L'utilizzo dei contenitori per i rifiuti proseguirà anche in occasione degli sbarchi di migranti al porto industriale: accoglieranno i loro abiti ormai non più utilizzabili, la spazzatura a bordo dei barconi e altri rifiuti.
IL FUTURO Ma questi, appunto, saranno soltanto trecento, quindi poco più del 3 per cento del totale. Gli altri 8.700, molti dei quali in servizio perché le zone servite dal nuovo sistema di raccolta “porta a porta” sono ancora poche, avranno tutt'altro destino. La vendita di quelli ancora in condizioni di funzionare è stata presa in seria considerazione, anche perché le richieste da parte di altri Comuni non mancano, ma su questo punto non c'è ancora una decisione definitiva. Per gli altri, danneggiati dall'usura e da vandali che affinano giorno dopo giorno la propria ottusità, il destino è certamente lo smaltimento differenziato. Dovranno essere smontati, poi i pezzi saranno separati a seconda del materiale di cui sono composti e infine tutto entrerà nel circuito dello smaltimento dei rifiuti, ovviamente differenziato. Finché il “porta a porta” non sarà introdotto nell'intero territorio comunale (con le varianti nei quartieri storici di Marina e Castello e per i rioni ad alta densità abitativa come San Benedetto, Sant'Alenixedda, Fonsarda e parte di Stampace), i cassonetti ritirati rimarranno in via San Paolo, pronti a entrare in campo per sostituire quelli che si infortuneranno. Finché ci saranno i cassonetti, purtroppo, ci sarà sempre qualcuno che darà loro fuoco.
Luigi Almiento