Lutto nella cultura sarda, morto a Sassari lo storico Manlio Brigaglia
È morto oggi nella sua abitazione di viale Umberto, a Sassari, lo storico Manlio Brigaglia. Stava male già da qualche giorno, e nella tarda mattinata le sue condizioni si sono aggravate. Intellettuale, giornalista, gran divulgatore, persona di raffinata cultura e straordinaria ironia, era nato a Tempio il 12 gennaio del 1929. Nonostante l’età e i diversi acciacchi, non aveva mai rinunciato al suo ruolo di voce critica della società contemporanea e in particolare di quella che considerava la sua città sebbene si definisse un “accudiddu” (arrivato), non essendoci nato. Onnipresente da oltre cinquant’anni nel dibattito culturale e politico sardo, si era laureato in Lettere classiche a Cagliari.
Ha insegnato per oltre vent’anni al liceo Azuni di Sassari e dal 1971 è stato titolare dei corsi d’esame di Storia dei partiti e movimenti politici, Storia della Sardegna contemporanea e Storia contemporanea all’Università di Sassari. Dal 1983 al 1985 ha diretto il Dipartimento di Storia. Ha collaborato con la Deputazione di storia patria per la Sardegna, con la Fondazione Antonio Segni, con l’Istituto sardo per la Storia della Resistenza e dell’Autonomia e con il Consorzio interuniversitario di Cagliari e Sassari per la scuola di specializzazione per gli insegnanti della scuola secondaria. Nel 1997 ha ricevuto il “Premio della cultura” assegnato dalla presidenza del Consiglio dei ministri, mentre nel 2003 l’allora presidente Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi l’ha onorato della medaglia d’oro di “Benemerito della Scuola, della Cultura e dell’Arte – settore Università”.
A dispetto del passare degli anni e dei problemi di salute, Brigaglia ha continuato sino all’ultimo a dettare la linea attraverso la gestione della pagina de La Nuova Sardegna riservata alle lettere dei lettori, ai quali rispondeva senza peli sulla lingua, fornendo sempre un punto di vista originale, sicuramente discutibile e di parte, ma comunque capace di suscitare dibattito e di elevare il confronto pubblico sulle dinamiche sociali, economiche e culturali di una città e di un territorio che conosceva e amava profondamente e dal quale è stato ampiamente ricambiato.
“Nella nostra casa Manlio Brigaglia è stata una figura essenziale e insostituibile, grandissimo amico di mio padre e brillantissimo suo compagno in innumerevoli avventure intellettuali e di divulgazione del sapere, a Sassari e in tutta la Sardegna.” È il ricordo del presidente della Regione Francesco Pigliaru. “Il suo lavoro ma anche il suo spirito, la sua personalità, il suo carattere, sono stati fonte di ispirazione per tantissimi giovani sassaresi, per moltissimi studenti del Liceo Azuni prima e dell’università poi”, prosegue Francesco Pigliaru. “Nella stessa misura intere generazioni hanno cercato di imparare dalla sua scrittura moderna, asciutta, brillante ed efficace. Per me, personalmente, un magnifico padrino di cresima, uno ‘zio’ che insieme a Marisa mi ha accompagnato e stimolato a far bene fin dai primi anni della mia vita. Per la Sardegna un grande intellettuale, curioso e versatile, il cui contributo è stato fondamentale in campi diversi, dalla ricerca al giornalismo, dall’insegnamento al dibattito politico e sui grandi temi. La sua lezione rappresenta un grande lascito – conclude il presidente Pigliaru -, ed è parte integrante del nostro patrimonio storico e culturale.”
“Con Manlio Brigaglia perdiamo un pezzo di storia della città di Sassari ma anche dell’intera Sardegna, un pezzo essenziale, mancherà a tutti, politici, amministratori, giornalisti, studenti e semplici cittadine e cittadini. Da oggi la Sardegna sarà certamente più povera perché perde una delle menti più brillanti, curiose e rigorose che abbia mai avuto”. Così il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, commenta la scomparsa di Manlio Brigaglia. “Un uomo di cultura e voce critica della società contemporanea – sottolinea Ganau – che non si è mai sottratta al confronto, animando il dibattito politico sardo con interventi puntuali e incisivi. Amava Sassari e conosceva come pochi la sua storia e la sua vera identità, nonostante a Sassari non fosse nato. Durante la mia esperienza da sindaco non sempre ci siamo trovati d’accordo, ma di lui ho sempre mantenuto una grande stima e conservo il ricordo di una persona di raffinata cultura e di grande ironia con una memoria davvero straordinaria che tutti gli abbiamo sempre invidiato”, conclude il presidente del Consiglio regionale.
“Con la scomparsa di Manlio Brigaglia viene a mancare una figura di primo piano nel panorama accademico e culturale di tutta la Sardegna. E Sassari perde un intellettuale che ha saputo dare un lustro alla città. Sentiremo la mancanza delle sue analisi quotidiane di grande lucidità e profondità, costantemente un punto di riferimento”. Così l’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano ricorda lo storico sardo.