Rassegna Stampa

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Lavoro, appello dei precari al Comune di Cagliari: “Stabilizzateci”

Fonte: web cagliaripad.it
3 maggio 2018

 


Da Redazione Cagliaripad -  2 maggio 2018


 


“Da oltre due mesi ci diamo appuntamento qui nel Consiglio Comunale per chiedere la stabilizzazione, a tutt’oggi non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta sul nostro futuro”. Lo scrive il Comitato Usb Stabilizzanti del Comune di Cagliari in una nota. “Siamo uomini e donne – si legge – che ormai si avvicinano all’età pensionabile senza un lavoro. Siamo cittadini cagliaritani con grossi disagi sociali. Non lavorano mariti e mogli, dobbiamo pagare gli affitti, la luce e il mangiare, ma fatto ancor più grave non sappiamo neanche più come mandar avanti la famiglia, i nostri figli e in alcuni casi anche i figli di nostri figli”.

“No, non servono battute sbrigative “il comune non ha bisogno di bassi profili”, “il comune ha bisogno di laureati” ecc… Non siamo figli di un dio minore. Negli ultimi 10 anni abbiamo visto sfumare l’assunzione per diverse motivazioni. Oggi che abbiamo tutti i requisiti previsti dal “piano straordinario di stabilizzazione nazionale”, dlgs 25 maggio 2017 n°75, c.d. decreto Madia,chiediamo che venga applicato così come esplicitato dalla circolare ministeriale n°3 del 2017”.

“Non si può fare finta che non esistiamo” conclude la nota. “Chiediamo che ci venga data la possibilità prevista dalla legge, noi non vogliamo favori o altro, ma vogliamo avere le stesse possibilità degli altri stabilizzanti in Sardegna e in Italia. In questi giorno tutti parlano di una Sardegna con un alto tasso di disoccupazione, tutti parlano della Città di Cagliari con un alto taso di disoccupazione, ma quando esce una norma nazionale per il superamento del precariato qualcosa si blocca, tutti pongono problemi. Ora Basta, chiediamo al Sig. Sindaco, alla Giunta e a tutto il Consiglio Comunale di esprimersi con un atto formale per la stabilizzazione dei precari al Comune di Cagliari. Noi parteciperemo a tutti i Consigli Comunali in attesa di una risposta”.