CAGLIARI,
Carte batimetriche e manutenzione fondali del porto: a rischio il turismo crocieristico
Sono in aumento gli arrivi di navi da crociera al Porto di Cagliari e l’attracco sardo è tra i primi dieci porti crocieristici d’Italia, trasformandolo così in un’importante meta del traffico crocieristico mediterraneo: nel 2017 sono state 173 le navi e 430.534 i crocieristi transitati in città.
Però, “nonostante la centralità della rotta cagliaritana, l’eccesso di offerta di scali alternativi nel Mediterraneo, mettono costantemente a repentaglio questa nostra ricchezza”, ha osservato il consigliere comunale dei Riformatori, Raffaele Onnis, che facendo riferimento alle proiezioni del traffico per il 2018 parla di una possibile flessione: 137 navi e 361.213 passeggeri. Infatti, secondo il consigliere, che ha presentato un’interrogazione consiliare, “nell’ambito delle scelte delle rotte e degli approdi sono fattori dominanti la sicurezza della navigazione in fase di ormeggio e disormeggio, i servizi connessi alle operazioni di attracco e sbarco delle navi e le logiche economiche degli armatori. Perciò, risulta indispensabile una regolare manutenzione, monitoraggio e certificazione cartografica batimetrica dei fondali”.
Nell’interrogazione, l’esponente dei Riformatori fa riferimento alle lamentele degli addetti ai lavori: la presenza di banchi di sabbia/fango che determinano un’incognita per la navigazione e l’ormeggio; l’ipotetica assenza di una cartografia dettagliata della batimetrica. Tanto che, l’anno scorso, per questi motivi la nave “Queen Elizabeeth” della società Cunard aveva cancellato uno scalo nel porto di Cagliari ed in questi giorni sembrerebbe ci siano state complicazioni per l’ormeggio della “Carnival Horizon”, con ripercussioni sulla movimentazione dei crocieristi: la compagnia ha deciso di dirottare il prossimo approdo della nave, previsto per martedì 24 aprile, verso il porto di Messina, invece che a Cagliari.
“Situazione che mette a rischio la delicata ‘armonia’ tra gli armatori e la nostra destinazione”, ha aggiunto Onnis, che ha chiesto al sindaco Zedda, anche componente del Comitato dell’Autorità portuale, di risolvere questi gravi problemi. (red)