Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lavoras, al via i cantieri per 3.500 disoccupati

Fonte: L'Unione Sarda
24 aprile 2018

Firmato l'accordo con gli enti locali. Pigliaru: occasione di rilancio Lavoras, al via i cantieri
per 3.500 disoccupati
«I primi cantieri partiranno entro l'estate», dice il vicepresidente della Regione Raffaele Paci. La firma di ieri con i rappresentanti degli Enti locali era l'ultimo tassello, ora la fase-uno da 45 milioni di euro per l'apertura dei cantieri comunali riservati ai disoccupati del progetto Lavoras prende ufficialmente il via.
SI PARTE Parte quindi il grande piano regionale per stimolare l'occupazione. Entro due giorni la Regione, attraverso l'agenzia In.Sar pubblicherà l'avviso e da quel momento i Comuni avranno tra i 30 giorni (se si presenteranno da soli) e i 45 giorni (se si presenteranno in forma aggregata) per formulare i progetti. Per questa prima fase la Giunta Pigliaru mette sul piatto oltre 45 milioni di euro, una cifra che vale quasi un terzo dei 128 milioni di euro previsti dal programma. Dalla presentazione del piano, due mesi fa, la Regione ha dialogato con le amministrazioni comunali e ieri è arrivata la firma sull'accordo quadro che rappresenta la guida per tutti i 377 Comuni sardi. «L'uscita dalla crisi è ancora troppo lenta», spiega il governatore regionale Francesco Pigliaru, «il mercato non sta creando lavoro quanto servirebbe. Da qui la necessità dell'intervento pubblico, come ci ha insegnato Keynes: il lavoro va creato anche con l'intervento pubblico». E aggiunge: «I cantieri di lavoro previsti e finanziati da Lavoras sono esattamente questo, ovvero la creazione di nuova occupazione subito su progetti mirati che avranno effetti con la realizzazione di servizi di cui le comunità avevano bisogno e che saranno un vantaggio per tutti dal momento che contribuiranno a elevare la qualità del servizio offerto».
NUOVA OCCUPAZIONE Con l'apertura dei cantieri, la Regione punta a impiegare per otto mesi (a 800 euro al mese più la possibilità di usufruire della Naspi per i successivi 4 mesi) almeno 3.500 disoccupati che saranno scelti da una graduatoria che terrà conto della durata della disoccupazione, del reddito, del carico di famiglia. «Grazie all'impegno di tutti e con l'essenziale protagonismo dei Comuni», sottolinea il governatore, «il percorso sta andando avanti in fretta ed efficacemente». La firma della convenzione definisce i dettagli «ed è un ottimo esempio di collaborazione tra istituzioni che hanno come unico obiettivo aiutare chi ha sofferto e sta soffrendo di più la crisi», aggiunge.
COME FUNZIONA Un primo anticipo, pari al 30% dell'importo complessivo, sarà erogato dalla Regione al momento della firma di approvazione del progetto fra Comune interessato, Aspal e In.Sar. Una seconda quota, il 50%, verrà stanziata all'apertura di cantieri (dunque al momento dell'assunzione dei disoccupati), il restante 20% verrà dato a saldo dopo la rendicontazione finale. I settori di intervento spaziano da ambiente (come cantieri verdi, i litorali e le aree umide, e cantieri contro il dissesto idrogeologico), a beni culturali e archeologici, edilizia, reti idriche, fino alla valorizzazione di attrattori culturali e patrimonio pubblico. «Il percorso di Lavoras è stato fortemente condiviso», sottolinea Raffaele Paci. «Abbiamo fatto decine di incontri per raggiungere il miglior risultato possibile, accogliendo suggerimenti e integrazioni, perché ognuna delle parti ha offerto il suo importante contributo. Abbiamo corso molto, lavorato su questo piano ogni singolo giorno e ora bisogna continuare a correre per capitalizzare al massimo tutti gli sforzi che sono stati fatti. Puntiamo su procedure snelle e rapide, e siamo sicuri che anche i Comuni saranno pronti».
GLI ENTI LOCALI «Questo programma è straordinario», afferma l'assessore agli Enti locali Cristiano Erriu, «perché riattiva i cantieri comunali per l'occupazione. I Comuni sardi sono abituati da tempo a dare risposte ai tanti fabbisogni e alle richieste di lavoro dei cittadini. Da oggi sarà possibile farlo anche attraverso cantieri innovativi inseriti nel catalogo che rispondono a una domanda di occupazione e consentono alle stesse amministrazioni di risolvere alcune criticità amministrative». «Per i Comuni si tratta di fondi che, sommati agli altri 45 milioni del Reis, rappresentano risorse importanti per contrastare disoccupazione e povertà. Risorse», conclude Emiliano Deiana, presidente regionale di Anci, che due anni fa non c'erano».