Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La Città dell'aria nell'ex scalo La Sogaer dà in concessione hangar, caserme e uffici militari

Fonte: L'Unione Sarda
24 aprile 2018

AEROPORTO.

A disposizione oltre 420 mila metri cubi per società alberghiere e aeronautiche

La Città dell'aria nell'ex scalo La Sogaer dà in concessione hangar, caserme e uffici militari 

Alloggi, caserme, magazzini, laboratori, hangar e bunker. Edifici per un totale di oltre 420 mila metri cubi che presto potrebbero diventare la nuova “Città dell'aria” o la sede di una compagnia aerea internazionale. Su questo fronte sono orientati gli sforzi della Sogaer che vuole affidare in concessione gli spazi dell'ex aeroporto militare Mario Mameli. Un patrimonio non solo per il mondo aeronautico, ma anche, e soprattutto, dal punto di vista storico-architettonico e turistico. Sul tavolo della società che gestisce lo scalo civile di Elmas e, dal 2015, anche l'ex area dell'Aeronautica, sono già arrivate le “manifestazioni d'interesse” di una scuola di volo, di una compagnia aerea e di una società di manutenzioni aeronautiche. Le palazzine e il circolo ufficiali, che si affaccia maestoso sulla laguna di Santa Gilla, sono a disposizione anche di alberghi e strutture ricettive.
IL GIOIELLO ARCHITETTONICO L'ex aeroporto militare non ha perso il suo fascino. Realizzato 90 anni fa, è stato il primo scalo sardo per idrovolanti e per decenni, sino al 2002, ha ospitato il 30° Stormo antisommergibili di Aeronautica e Marina. Ogni angolo trasuda storia e arte razionalista. Le ferite di intemperie e incuria sono ormai profonde. È necessario accelerare i tempi e procedere al restauro e all'utilizzo delle strutture. Con la massima prudenza. «Consapevoli del valore architettonico e storico di questo aeroporto abbiamo promosso un concorso di idee internazionale volto a reperire proposte per una sua utilizzabilità totale o parziale per motivi di studio», aveva detto Gabor Pinna, presidente della Sogaer, in occasione dell'apertura per le “Giornate Fai di primavera”.
L'OFFERTA Più pragmatico Alberto Scanu, amministratore delegato della società di gestione: «Gli hangar (il Savigliano-Nervi è uno dei più grandi d'Europa a campata unica) sono l'ottimale per le aziende aeronautiche specializzate nella manutenzione dei velivoli». Quanto vale la “Città dell'aria”? «Decine di milioni di euro ma non è in vendita. Al concessionario chiediamo un canone, a suo carico rimangono i costi di recupero e restauro». Avete già ricevuto richieste? «Sì, stiamo valutando la proposta di una compagnia di idrovolanti che ha intenzione di collegare lo scalo di Elmas con le più importanti località balneari della Sardegna». L'ad di Sogaer allarga il campo: «Ci sono importanti fondi internazionali che vogliono investire e qui potranno farlo». Scanu è convinto che l'ex aeroporto militare di Elmas possa davvero essere un valido motore propulsivo per il capoluogo della Sardegna. «Sarà il tassello per lo sviluppo economico dell'Isola, soprattutto se la sua attività sarà coordinata con Fiera campionaria e Porto canale». Alberto Scanu sa che per sviluppare grandi progetti la forma e la sostanza sono fondamentali. «Per l'affidamento e l'utilizzo degli spazi dell'ex aeroporto coinvolgeremo Regione, Città metropolitana e Comune di Elmas».
La grande decisione è stata presa. C'è da augurarsi che l'ex scalo militare non abbia lo stesso destino del carcere di Buoncammino, dell'Ospedale marino, della caserma di Monte Urpinu e di altre decine di edifici pubblici abbandonati.