PIAZZA DETTORI.
Stili e oggetti diversi si sono incontrati all'ExArt Lo scambio è di moda “Swap”: armadi nuovi per abiti in disuso
L'idea nasce da una grande passione per la moda e dai troppi armadi stracolmi di abiti che, con ogni probabilità, non indosseranno mai più. È così che Rossella Petrone e Cristiana Conconi si sono inventate “Swap in the city” o, meglio, lo hanno importato da piazze come New York e Milano dove è ormai un fenomeno sociale. Ieri all'ExArt di piazza Dettori è avvenuto lo scambio (swap in inglese).
LE REGOLE Ogni partecipante ha portato dieci capi di abbigliamento o accessori e acquistato la “swap card” al costo di 20 euro prima di accedere alla fase della supervisione. Le organizzatrici hanno esaminato ogni capo e assegnato a ciascuno un fiocco verde, rosso o dorato, in base alla fascia di prezzo e qualità. Stabilito il proprio settore di riferimento (i capi dovevano essere scambiati con altri della stessa categoria) è iniziato il swap . «Si tratta della prima volta in Sardegna e speriamo di replicare subito con altri due eventi: il primo dedicato ai bambini e il secondo per gli articoli luxury che devono avere un'attenzione particolare» spiega Rossella Petrone, mentre Cristiana riceve le prime signore. Sono Lucia Uras e Maria Dolores Usai, pensionate, che hanno portato alla causa qualche borsetta mai utilizzata, un paio di stole, camicie e alcune magliette. Dimostrano di aver capito perfettamente lo spirito dell'iniziativa. «Sono cose che non ho mai indossato ma che mi dispiacerebbe buttare. Spero di poterle scambiare con qualcosa che mi va più a genio» spiega Lucia Uras. Mentre l'amica aggiunge: «Io lo scambio lo faccio già con i gruppi di facebook, è divertente. Sono curiosa di scoprire cosa troverò». Un attimo dopo sono pronte a sistemare le loro cose tra drappi di stoffe colorate e fiori usati per rendere più accogliente questa parte dell'ex liceo artistico. «Lo scambio è importante anche per evitare lo spreco e dare una nuova vita ai vestiti che altrimenti resterebbero inutilizzati» aggiunge Cristiana Conconi.
LA DONAZIONE L'iniziativa ha avuto anche uno scopo benefico. «Parte del ricavato andrà all'Aism, associazione per la ricerca contro la sclerosi multipla». I volontari per tutti il pomeriggio hanno dato il benvenuto ai tanti partecipanti ai quali - completato il swap - sono state donate le piantine rosse simbolo della campagna Aism.
Mariella Careddu