Pigliaru: «Serve una sintesi condivisa». Previsto un calendario di incontri pubblici Urbanistica, varo entro l'estate La maggioranza (senza il Pds) supera le divisioni sulla legge
Il centrosinistra sceglie l'armistizio sulla legge urbanistica. Questo non vuol dire che le divisioni siano superate, ma c'è un patto che prevede l'impegno per arrivare al dibattito (entro l'estate) senza punti oscuri e rischio di cadute. La coalizione si è riunita ieri pomeriggio con il presidente Pigliaru e l'assessore regionale Cristiano Erriu arrivando a un compromesso. Infatti, due dei tre nodi che hanno acceso la battaglia intorno alla legge sono destinati a scomparire: è il caso dell'articolo 43 (sulle opere di grande interesse) che verrà riscritto e lascerà autonomia ai Comuni attraverso i Puc (Piani urbanistici comunali) dando alla Regione l'ultima parola. Mentre l'allegato 4, che decide le misurazioni delle cubature per i nuovi insediamenti turistici, sarà cancellato.
LE SPINE Sarà oggetto del dibattito pubblico la parte sugli incrementi volumetrici per le strutture ricettive dentro la fascia dei 300 metri dalla costa. Subire le proteste a così poco tempo dalle elezioni regionali è un lusso che il centrosinistra non può permettersi, così come affrontare l'ennesimo contraccolpo con strappi in maggioranza, già impegnata a ricucire quello con il Partito dei sardi, assente all'incontro di ieri pomeriggio.
IL PATTO L'accordo è per andare avanti, senza forzare la mano anche se in maggioranza c'è una parte che vorrebbe premere sull'acceleratore. Ma è lo stesso Pigliaru a frenare: «È importante approvarla, ma con una sintesi condivisa, anche con la società». Per raggiungere l'obiettivo è necessario un percorso di due mesi: il 27 aprile a Cagliari comincia la fase di ascolto dei portatori di interesse promossa dalla Giunta. Previsti altri tre appuntamenti a Sassari, Nuoro e Oristano ancora da calendarizzare ma da tenersi entro maggio. Poi, il mese successivo la commissione del Consiglio regionale comincerà le audizioni.
GLI INCREMENTI Tutta la parte sugli incrementi volumetrici rimane ancora congelata. È stata una delle voci più contestate della legge scritta dalla Giunta o comunque quella che ha innescato il dibattito tra un mondo (quello degli operatori) che chiede la possibilità di intervenire sulle strutture, e gli ambientalisti che temono un'ondata di cementificazione. Su questo aspetto la maggioranza tenta una mediazione e da un lato allenta e dall'altro tira la corda. Infatti, si discute «se concedere o meno gli incrementi volumetrici fino al 25% solo per i servizi (centro congressi, spa o palestre) oppure anche per ulteriori stanze», spiega il capogruppo del Pd, Pietro Cocco. In questo ultimo caso sarebbe penalizzato chi ha già usufruito di bonus per incrementi, perché è stato deciso che le strutture già ampliate non potranno ottenere altri aumenti a meno che siano rimasti al di sotto del 25% e dunque potranno beneficiare della differenza. Il gruppo di Art.1-Sdp tiene alta la guardia visto che la loro proposta prevede un incremento del 10%, ma in questo caso «sarebbe penalizzato chi il bonus non lo ha mai utilizzato», dice il presidente della commissione Urbanistica, Antonio Solinas. Su questo aspetto, durante il vertice sono stati sollevati dubbi che riguardano il rischio di incompatibilità dell'articolo 31 con il codice Urbani che esporrebbe la legge all'impugnazione.
I RISCHI L'ascolto esterno avrà un peso fondamentale più che altro per capire che aria tira fuori dal palazzo. Per questo motivo il governatore è convinto dell'utilità del diaologo per «aprire il più possibile il confronto sul testo della Giunta. Condivisione vuol dire trovare una sintesi alta, come ad esempio puntare all'adozione dei Puc».
LINGUA SARDA Durante il vertice si è discusso anche della legge sulla lingua sarda per cui manca l'accordo su alcuni aspetti come la scelta dello standard linguistico da utilizzare. La coalizione si riunirà il 2 maggio per discutere il testo.