Mano tesa del sindaco: «Servono più spazi»
C'è occupazione e occupazione. «Quando si tratta di emergenza abitativa, ogni intervento è preceduto e sarà preceduto da interlocuzioni con gli occupanti».
Niente sgomberi dunque. E nessun pugno di ferro. Il sindaco Massimo Zedda traccia la linea del Comune. «Stiamo intervenendo sugli stabili nel momento in cui abbiamo un'alternativa per gli occupanti o quando le imprese che si sono aggiudicate le gare sono pronte a far partire i lavori, come è successo per via Flumentepido o per la ex scuola Mereu». Mano tesa anche agli universitari. «Stiamo lavorando con gli altri enti coinvolti - dice - per ragionare sul futuro di alcuni grandi immobili che non sono di proprietà del Comune, oggi dismessi o in via di dismissione, da destinare a loro». La tolleranza zero scatterà invece per le «occupazioni abusive dove c'è il rischio di utilizzo per attività illecite: in questo caso interverremo insieme a Prefettura, Procura e forze dell'ordine».