Da maggio in teatro i laboratori per ragazzi di San Michele, Is Mirrionis, Sant'Avendrace
L'arte di strada per combattere la dispersione scolastica
Writers e graffitari, rapper, esperti di hip hop e registi. E poi spazio allo sport: calcio, basket e kung fu. In campo docenti specializzati nelle varie discipline accompagnati da stilisti, make-up artist e tante altre figure. Tutti uniti da un intento: combattere la dispersione scolastica.
È il fine del “Sardinia Street Art”, progetto proposto da Elèt (organizzazione eventi e corsi di formazione) e sposato dall'amministrazione comunale. I destinatari sono ragazzi tra gli undici e i diciassette anni di Is Mirrionis, San Michele e Sant'Avendrace: per sei mesi (da fine maggio) saranno i protagonisti dei vari laboratori che si terranno nel teatro Sant'Eusebio. Una sorta di scuola parallela dove l'arte di strada diventa forma di linguaggio e di insegnamento. «L'obiettivo del progetto è contrastare la dispersione scolastica, un problema particolarmente sentito in Sardegna dove purtroppo la media di abbandoni scolastici è superiore a ogni altra realtà italiana», sottolinea Yuri Marcialis, assessore comunale allo Sport, istruzione e politiche giovanili: «Come amministrazione abbiamo impegnato risorse importanti per cercare di contrastare il fenomeno: da 230 mila euro siamo passati, in fase di assestamento di Bilancio, a un milione e 120 mila. Questa iniziativa va nella stessa direzione».
I dettagli sono stati presentati ieri mattina nella sede dell'assessorato all'Istruzione. «I giovani coinvolti nel progetto inizialmente saranno dieci, ma vogliamo arrivare sino a trenta», sottolinea Ignazia Concas, presidentessa dell'associazione Elèt: «Per il momento gli istituti comprensivi coinvolti sono il Satta-Spano-De Amici e il Giusy Devinu, ai quali si aggiungono l'istituto professionale Sandro Pertini e probabilmente anche il tecnico Grazia Deledda», anticipa. «Durante i laboratori i ragazzi saranno affiancati da un'equipe multidisciplinare formata da assistenti sociali, psicologi ed educatori professionali». In programma anche una rappresentazione teatrale e un cortometraggio finale realizzato dai ragazzi.