Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

In mostra 150 opere di Pantoli

Fonte: La Nuova Sardegna
6 luglio 2009

SABATO, 04 LUGLIO 2009

Pagina 35 - Inserto Estate



Inaugurata ieri a Cagliari l’antologica di uno dei massimi esponenti dell’arte contemporanea in Sardegna





di Andrea Massidda
CAGLIARI. Una mostra per ripercorrere con centocinquanta opere più di cinquant’anni di attività di uno dei massimi esponenti dell’arte contemporanea in Sardegna. E’ l’antologica dedicata a Pantoli.
Inaugurata ieri sera al Castello San Michele di Cagliari, la mostra, curata dalla storica dell’arte Simona Campus e organizzata dal consorzio Camù insieme con la società Sirai, sarà aperta al pubblico sino al prossimo 6 settembre.
Romagnolo d’origine (è nato a Cesena nel 1932), ma cagliaritano d’adozione, «Primo Pantoli - spiegano gli organizzatori - ha passato tutta la sua vita alla ricerca di soluzioni creative per mettere al centro dell’universo estetico la persona umana». La mostra si apre con i dipinti ad olio risalenti agli ultimi anni Cinquanta e agli anni Sessanta. «Un periodo di grande impegno per Pantoli - spiegano gli organizzatori - oltre che artistico, anche civile e politico». Giunto in Sardegna nel 1957, diventa promotore e animatore dei gruppi d’avanguardia che aspirano a rinnovare l’arte isolana: da Studio ’58 a Gruppo di Iniziativa sino al Centro di Cultura Democratica. Dopo la prima adesione a un linguaggio che potrebbe dirsi espressionista, Pantoli elabora un’originale e potente cifra stilistica: «La materia cromatica spessa, profonda, grumosa figura e trasfigura immagini di grande forza emotiva. E alle immagini si accostano progressivamente le parole, nella definizione di un messaggio quanto più possibile esplicito, che rifiuta una concezione elitaria dell’arte e della cultura».
Uomo e militante di sinistra, «Pantoli affida alla pittura l’urlo di speranza per un mondo più giusto e libero». L’esposizione prosegue con un’ampia rassegna dei grandi dipinti ad olio rappresentativi della vicenda artistica di Pantoli dagli anni Settanta fino ad oggi.
«Un’opera del 1974, «Riflessi», segna il passaggio ad una meditazione più interna ai codici specifici della pittura. Da ammirare con attenzione anche la selezione di trenta manifesti commissionati all’artista per la comunicazione di congressi politici ed eventi culturali.